Del Vecchio: sforzo comune per superare emergenza alluvione

Nella nota del candidato sindaco la necessità di "ripensare le politiche per il territorio”

Benevento.  

“La ripresa passa per una corretta gestione della fase emergenziale determinata dall’alluvione dello scorso ottobre e dalla capacità di ripensare le politiche di governo della città garantendo centralità alla messa in sicurezza e alla salvaguardia del territorio beneventano”.

Così il candidato sindaco Raffaele Del Vecchio che questa mattina, presso la sede Asi di Ponte Valentino, ha partecipato alla tavola rotonda sul tema “Dall’alluvione alla rinascita del Sannio”, organizzata nell’ambito della festa per il primo maggio promossa dalla diocesi di Benevento, attraverso l’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro, insieme con Cisl IrpiniaSannio, Coldiretti, Confindustria, Confcooperative e Asi di Benevento. 

“Alla città – prosegue Del Vecchio - ho presentato una proposta programmatica articolata in sette temi strategici per lo sviluppo del capoluogo. Ho voluto così individuare obiettivi chiari e riconoscibili da perseguire in coerenza con altrettanti valori che considero inderogabili. Benevento deve diventare una città verde e sicura ma per far questo occorre un patto attivo tra gli attori del territorio fondato sulla condivisione e la corresponsabilità nelle scelte. E il post-alluvione è il primo banco di prova sul quale siamo chiamati a misurarci. Come? Fondamentale è ricreare le condizioni di sicurezza del territorio, perché oggi il pericolo è ancora maggiore rispetto a prima dell’evento, vista l’enormità dei detriti depositati dall’alluvione. Alcuni giorni fa veniva presentato un project financing per la pulizia dei fiumi,  favorito proprio da Confindustria e pronto già da tre anni. Non so quali ostacoli ne hanno impedito la concretizzazione ma voglio dire: se non questo progetto, chi ha la competenza ne approvi un altro. Non si può restare immobili al cospetto di una questione così importante. E ancora: occorre agire con rapidità per assicurare alle realtà industriali, ai commercianti e ai privati cittadini il dovuto ristoro per i danni causati dall’alluvione. Infine, bisogna affrontare e superare, in tempi celeri, la problematica inerente lo smaltimento dei rifiuti formatisi a seguito dell’alluvione”.

“Parliamo di aspetti non di competenza del Comune – spiega Del Vecchio. Non per questo, però, ho intenzione di giocare a nascondino o alle belle statuine".
“Dal confronto con i corpi intermedi, con le forze produttive e sociali della città, - conclude Raffaele Del Vecchio - emergono preoccupazioni e perplessità che non possono essere sottovalutate e che vanno declinate in uno sforzo teso esclusivamente alla risoluzione dei problemi, perché è questo che i cittadini e le imprese si aspettano da noi. Un percorso in cui ciascuno, per le proprie competenze e responsabilità, deve fare la sua parte. A cominciare, evidentemente, dalla politica. Alle istituzioni, alle sue rappresentanze, è legittimo, persino doveroso, chiedere di produrre lo sforzo maggiore. Ma bisogna sempre ragionare come squadra perché l’obiettivo è comune: tutelare e dar risposta alle giuste istanze di un territorio che vuole lasciarsi alle spalle l’emergenza dell’alluvione e guardare al futuro con minori ansie e preoccupazioni. Insieme ce la faremo”.

 

Redazione Bn