"Leggevo di un attacco a Clemente Mastella da parte dei giovani democratici, non sono riuscito a restare indifferente alla cosa. È vero, Clemente ha sempre messo la famiglia prima di tutto, infatti ricordo con commozione il discorso di dimissioni da ministro del governo Prodi, quando disse "da ministro della Giustizia sono uno degli uomini più potenti d'Italia, ma preferisco mettere la mia famiglia davanti al potere, e per questo mi dimetto!". Parole del genere non possono che far riflettere sul fatto che la politica abbia bisogno di più persone come l'onorevole, persone che credono ancora nei valori fondanti della nostra etica. Giovani democratici, non vi sembra un po' presuntuoso sminuire l'onestà intellettuale e morale di tanti giovani che, come me, sostengono Clemente? Per non parlare dell'autocelebrazione del PD riguardo al programma elettorale. Fatemi capire, secondo voi, siete gli unici meritevoli del vivere democratico della nostra città? Secondo voi, noi non siamo in grado di carpire le problematiche di Benevento e pensare anche alle soluzioni per risolverle? Da cittadino, nonché parte attiva di un nuovo progetto politico, avrei dovuto sentirmi offeso, ma pensandoci bene, offeso da chi? Offeso da cosa?" A parlare è Antonio Meoli Candidato Lista Mastella Amministrative 2016. Da un gruppo di giovani solo anagraficamente ma già imbevuti del peggiore partitismo? Da persone che non hanno mai ottenuto fiducia (nella massima espressione del voto, per tradurla in termini elettorali) dai cittadini di Benevento? Giovani che si muovono con le logiche più becere della prima repubblica?
Anche io vengo da un'esperienza di Partito, ho coordinato un gruppo di giovani nella mia città, con la differenza che non ho mai promosso attacchi gratuiti verso i miei avversari politici. Amo la dialettica politica, per questo spero di continuare a confrontarci su temi di maggiore spessore per lo sviluppo di una città che grazie all'ultimo decennio di governo va lentamente spegnendosi.
Redazione Bn