Prima che gli attivisti di Movimento di Lotta per la Casa e L@p interrompessero bruscamente l'inaugurazione del suo comitato al Rione Libertà, davanti a microfoni e telecamere, Clemente Mastella aveva esibito grande fiducia sull'esito del voto amministrativo di Benevento. Per nulla intimorito dalla ritrovata unità tra maggioranza e lealisti nel Partito Democratico, l'ex Guardasigilli ha ribadito – come aveva già dichiarato ad Ottochannel in occasione dell'apertura della campagna elettorale di un suo candidato al Consiglio – che nel suo personale borsino, Raffaele Del Vecchio si dovrà accontentare della medaglia di bronzo, mentre al secondo posto vede il Movimento Cinque Stelle. Una ostentazione di sicurezza e tranquillità che lo hanno condotto ad annunciare ufficialmente anche che non ci saranno trattative carbonare per eventuali apparentamenti al ballottaggio: “Vado avanti per la mia strada – ha affermato Mastella – i miei alleati saranno quelli del primo turno”. E gli ultimi endorsement in favore di Mastella, tra rumors e indiscrezioni, non depongono certo a favore del Partito Democratico.
La voce è che Del Vecchio potrebbe non godere del sostegno di Gino Abbate, mancato candidato alle primarie del centrosinistra. Ma al di là degli screzi in punto di regolamento con la segreteria democratica di cui era stato protagonista, il medico ed ex assessore nella giunta Pepe aveva manifestato grande insofferenza nei confronti di Raffaele Del Vecchio, senza digerirne mai l'investitura a candidato del partito. Sarebbe invece espressione dell'ex europarlamentare Erminia Mazzoni, la candidatura in una delle due civiche di Clemente Mastella, di Delia Delli Carri. Due nomi, Mazzoni ed Abbate, che senza indugio alle scorse regionali avevano sostenuto la corsa dell'attuale governatore Vincenzo De Luca, ed ora più “gelidi” sul nome del vicesindaco uscente. Dubbi che fanno il paio con quello di Giovanni Quarantiello. Il consigliere di minoranza, eletto in quota UDC, avvistato in ultimo alle primarie del Partito Democratico, alla fine sembra essersi lasciato persuadere dalle lusinghe mastelliane, così come altri sei colleghi dell'opposizione consiliare.
a cura di Carus