«Uniti per De Luca» sì, ma meglio fare delle precisazioni. E’ il pensiero di?Renato Lombardi, consigliere provinciale e “grande elettore” di Sant’Agata de’Goti. Pensiero che nasce all’indomani dell’intervista rilasciata da Francesco Nardone ad Ottopagine. E dunque «Non c’è dubbio che il?Partito Democratico la partita vera la giochi ora, ed è una partita che obbligatoriamente va giocata senza tatticismi, senza protagonismi: tutti adesso devono essere uniti, compatti nel votare Vincenzo De Luca: il nostro avversario non è dentro il Pd, ma è il centrodestra, che dovremmo sconfiggere a maggio». Appello all’unità che, secondo Lombardi, però passa anche per un’altra riflessione: «Noto che molti sostenitori di?De Luca cantano vittoria, premesso l’impegno per il candidato alla presidenza della Regione, non capisco questo atteggiamento nel Sannio. Forse si confonde il risultato di Salerno con quello di Benevento? Qui De Luca ha preso il 29 per cento, Cozzolino il 70, ed ha contato molto, naturalmente, il voto di opinione». Di qui la contestazione alle dichiarazioni di?Francesco?Nardone: «Ho letto che auspicava un profondo rinnovamento della classe dirigente sannita, una sorta di rottamazione... beh devo dire che la classe dirigente sannita è stata quella che ha votato Cozzolino, che ricordo ancora una volta, qui è arrivato al 70 per cento. Rottamare una classe dirigente che prende il 70 per cento e che porta alle urne, in quelle condizioni, un enorme numero di elttori mi sembra un azzardo». Da Lombardi poi arriva una riflessione sul metodo di voto delle primarie, anche secondo il consigliere provinciale sarebbero da riformare: «Su questo sono d’accordo con Francesco Nardone: andrebbe cambiato il metodo, si dovrebbe limitare la possibilità di votare ai soli iscritti. Di qui un ragionamento: nel Sannio col voto d’opinione, che ovviamente ha premiato De Luca, il sindaco di?Salerno è arrivato al 29 per cento. Probabilmente con le primarie limitate agli iscritti al partito Cozzolino avrebbe rimpinguato ulteriormente la sua percentuale. Ma a prescindere da ciò, ripeto, si può chiedere la rottamazione o il rinnovamento totale che dir si voglia, di una classe dirigente che ha dimostrato di funzionare benissimo? Ricordo anche che qui nel Sannio il verdetto delle urne è stato accettato da tutti. e trasmesso a Roma. Nessuna contestazione, nessun ricorso, niente di niente». E Lombardi motiva anche la scelta che lo ha portato a sostenere Cozzolino: «Stante la validità dell’indicazione di partito, non ho votato e sostenuto Cozzolino per questo, ma perché rispettando assolutamente De Luca, non ho apprezzato che nella scorsa legislatura ha preferito starsene a Salerno piuttosto che capeggiare l’opposizione a Palazzo Santa Lucia, questo con tutto il rispetto per il Salerno, ci mancherebbe». In conclusione, tuttavia, Lombardi rinnova l’impegno in vista delle regionali: «Ci mancherebbe, valutazioni politiche mi hanno portato a sostenere Cozzolino, ma ovviamente sosterrò De Luca in questa battaglia per la Regione, che va vinta. Non contesto il candidato o la sua validità, assolutamente: semplicemente non mi è piaciuto il modo di festeggiare dei suoi sostenitori nel Sannio.? L’ho trovato troppo folkloristico.?Era una precisazione da fare, stante, ovviamente che ora bisognerà essere compatti e vincere le regionali»
di Cristiano Vella