Col consueto stile guascone e ironico Lucio Lonardo, presidente Asia, analizza i risultati delle primarie: «Dopo le primarie PD del 6 marzo, è scaturita un'unica certezza: una corazzata Potemkin non c'è, per cui una vittoria al 1° turno è alquanto improbabile per un PD che non sia non unito ma addirittura coesa, per dirla alla Pappagone, vincolo e non sparpagliato! L'analisi del voto, in forma analitica, dice che per superare la Lista Lealtà per Benevento, quella delle Regionali per intenderci, ci sono voluti l'intera nomenklatura del PD schierato, l'NCD, l'Italia dei Valori e una miriade di "fantasmini" new entry dell'ultima ora da Quarantiello senza ciuffo stavolta a Trusio, dal figliol prodigo Abbate ad uno scapigliato Scarinzi, da De Pierro all'ambidestro Capezzone, da De Lorenzo a qualcuno probabilmente del Centro Democratico anche se in versione meteo con le temperature di Bolzano, ovvero "non pervenuto" : insomma il tutto espressione di un vero e proprio "voto meticcio".»
Lonardo e le sue primarie "cinematografiche"
"Il Pd? Non è la corazzata Potemkin. Del Vecchio? Quo vado. Lepore? Beautiful mind"
Benevento.