In un incontro al seminario arcivescovile il presidente dellla Provincia Ricci ha fatto il punto sul post alluvione nel Sannio ed ono già in corso i lavori per il ripristino delle condizioni minime di sicurezze in alcune aree del Fortore e del Tammaro particolarmente colpite, come quelle dei ponti Setteluci e Treluci sul Fiume Fortore o a Ponte Calise in prossimità di San Giorgio la Molare. Ricci ha tuttavia ribadito che con i soldi a disposizione dell'Ente non è assolutamente nemmeno ipotizzabile un intervento per il ripristino di 500 chilometri di strada provinciale che sono stati distrutti. Ha citato il caso della comunità di Casalduni isolata perché, a 20 giorni dagli eventi alluvionali, un ponte non ha retto allo stress subito per la furia delle acque il 14 e il 15 ottobre.
Secondo Ricci poi vanno riviste e con urgenza le norme regionali che attualmente regolano la pulizia e la manutenzione dei corsi d'acqua. Ricci non ha mancato di evidenziare che, per quanto è successo, ci sono comunque precise responsabilità rispetto alla gestione ed all'uso del territorio ed ha auspicato che le drammatiche vicende dei giorni scorsi, possano avere almeno lo scopo di “riposizionare” la nostra cultura e le nostre politiche sull'ambiente verso un maggiore rispetto del paesaggio, delle colline, delle penetrazioni vallive e dei nostri fiumi.
Redazione