“Ieri, 18 aprile 2025, il Presidente Vincenzo De Luca è tornato in diretta Facebook. Con tono solenne ha annunciato l’ennesimo rilancio dell’ospedale “De’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti: eliporto e reparto di chirurgia oncologica. A pochi giorni dalle elezioni, rispunta il solito copione.
Ma stavolta non basta cambiare sfondo alla diretta. I cittadini ricordano bene. E i fatti hanno le date. Guardiamole insieme".
Parte da qui Francesco Maria Rubano, deputato e vice segretario regionale di Forza Italia che ripercorre gli eventi degli ultimi anni che riguardano l'ospedale sannita. E dettaglia:
- 2017. La Regione individua il “De’ Liguori” come polo oncologico.
- 2018. Otto anni dopo, zero risultati.
- 2019. De Luca firma il Decreto 41, che doveva potenziare l’offerta sanitaria e salvare il pronto soccorso. Se ne sono perse le tracce insieme al decreto. Sei anni buttati. Risultati zero.
- 2020. Tour istituzionale in piena campagna elettorale, con tanto di abbracci e applausi: De Luca a Benevento con Mastella e Mortaruolo. Annunciano “il rilancio del presidio”.
- 2025. Cinque anni dopo, il pronto soccorso chiude la notte. Altro che rilancio.
E ancora Rubano chiarisce "Nel frattempo il San Pio arranca, il personale scappa, i malati aspettano ore su una barella.E mentre tutto questo accade, il Presidente della Regione promette un eliporto. Evidentemente pensa che i cittadini del Sannio siano un pubblico da intrattenere, non persone da rispettare.
Come Forza Italia non abbiamo mai fatto spettacolo, ma opposizione seria e costante.
Abbiamo chiesto l’invio di controlli, presentato interrogazioni, coinvolto il Parlamento ed il Governo, fatto sentire la voce dei cittadini anche con proteste sonore e nelle sedi istituzionali.
Abbiamo persino bussato alle porte della giustizia amministrativa e tentato le vie diplomatiche. Non ci siamo mai fermati. Abbiamo coinvolto cittadini, partiti, amministratori locali, comitati.
Noi non scendiamo in campo solo sotto elezioni. Ci restiamo anche quando si spengono i riflettori.
Perché la sanità non si rilancia con una diretta. Ma con rispetto, serietà e risultati”.