"Ncd che si fonde col Pd? Sarebbe la morte del centro". Parola di Clemente Mastella, intervistato da Vincenzo Iurillo per Il Fatto Quotidiano. Un colloquio (qui l'articolo) a tutto campo nel quale non mancano numerosi spunti, nella conversazione mai banale con l'ex ministro sannita. Per "salvare" la componente moderata, la madre di tutte le battaglie - ha ripetuto - è la modifica della legge elettorale. Ribadito anche il proposito di una nuova casa centrista, andando oltre i partiti attualmente sullo scacchiere. "Oggi il rischio è quello di passare le giornate ad essere censiti tra quelli che vogliono passare a destra e quelli che vogliono passare a sinistra. Impantanati in una palude, senza suscitare alcuna passione, senza una stella polare", la requisitoria.
Pietra tombale anche sull'esperienza in Forza Italia ("Nella quale sono stato candidato da indipendente", ha precisato), soprattutto ora che nel partito è ritornata la conterranea Nunzia De Girolamo: com'è noto, i rapporti fra i due non sono propriamente idilliaci. Giusto per usare un eufemismo. I riflettori, in particolare, sono puntati su Ncd. Secondo Mastella, la prospettiva sarebbe un accordo stabile col Pd. Anche e soprattutto se il Governo Renzi durerà fino a fine legislatura, cioè nel 2018.
Giovanbattista Lanzilli