“Il terzo mandato al Presidente della Giunta Regionale della Campania, non può diventare l’oggetto di un continuo scontro tra il partito Nazionale, i suoi dirigenti e il Presidente della Regione Campania. De Luca non è nuovo a turpiloqui, ad attacchi di natura personale che non danno una buona immagine dell’istituzione che rappresenta. Lo ha fatto con avversari politici e lo fa costantemente con i dirigenti del partito, nel quale dichiara a parole di riconoscersi”.
L'esponente del partito democratico sannita Italo Palumbo attacca il Governatore dopo la sua partecipazione alla Festa dell'Unità in programma a Foiano Valfortore e prosegue “È del PD se gli fanno fare quello che vuole. Non lo è, e critica tutti, se a decidere in dissonanza dalle sue aspettative sono organismi del partito democraticamente eletti. Se si decide diversamente dalle sue aspettative, allora giù epiteti ingiuriosi nei confronti di coloro che hanno osato non condividere la sua posizione. Il suo comportamento di maleducazione ha superato ogni livello di tolleranza ed è divenuto insopportabile. Il suo intervento alla festa provinciale del PD di Benevento è sembrato essere del tutto orientato ad uno scontro interno e ad una delegittimazione del PD. Ha affermato che decide la Campania per il terzo mandato. In via di principio questo può valere allorquando non vi sono decisioni vincolanti del parlamento nazionale e non ci sono scelte che il partito nazionale nella sua totalità ha effettuato nel parlamento. Dovrebbe saperlo, visto che spesso si richiama alle esperienze del PCI, salvo poi fare le scelte politiche in netto contrasto con le decisioni democraticamente assunte dal proprio partito. Ha dichiarato che si candida a prescindere dalla decisione del partito? La decisione spetterà alla coalizione. Se ha deciso, a prescindere, che si candiderà comunque, allora sta fuori dal Partito ed è bene che il partito nazionale ne prenda atto. D’altra parte non è nuovo a questi comportamenti ondivaghi. Tutti ricordano che a Benevento si è posto contro il PD per agevolare la candidatura a Sindaco di Clemente Mastella. Tutti si ricordano che mentre il segretario nazionale Letta e i dirigenti nazionali del PD venivano a sostenere il PD e il centro sinistra alle elezioni amministrative al comune di Benevento, i suoi delfini, nello stesso tempo sostenevano a Benevento le liste ispirate dallo stesso De Luca a sostegno della candidatura di Clemente Mastella. Io ritengo che il congresso Regionale si debba svolgere non sul terzo mandato, ma per rilanciare l’azione politica del partito in Campania, contro le destre e contro ogni forma di personalismo.
Vedo il Presidente della Regione alla canna, più scomposto di quanto non è avvenuto per il passato. Si sente isolato, dismesso come un vecchio vestito che non è più presentabile. Arrogante come non mai. Nessuno della direzione nazionale lo sostiene e gran parte del partito della Campania lo ha sopportato e spera presto di liberarsene. Questo lo rende nervoso al punto che non regola più le parole e le persone a cui sono rivolte, che meritano tutta la nostra stima e mi riferisco al senatore Ruotolo. Le parole ingiuriose rivolte a Ruotolo, alla nostra segretaria nazionale e al gruppo dirigente nazionale nel suo insieme, denotano un comportamento inaccettabile sul piano politico ed etico che non ci rappresenta e non si addice al ruolo di Presidente della più grande regione del mezzogiorno; un ruolo che dovrebbe essere svolto con sobrietà, educazione e rispetto sia per gli avversari politici sia per i militanti e dirigenti del nostro partito. Non è nuovo a questi comportamenti deprecabili. Lo ha già fatto in diverse occasioni nei confronti di tutto il gruppo dirigente di Benevento. Crede forse De Luca che il partito sannita ha dimenticato? Non credo che questo sia possibile ed al momento opportuno avrà modo di verificarlo. Penso, invece, che buona parte dei militanti politici sono stanchi di queste sue “pulcinellate”. Adesso è tempo di costruire l’alternativa alle destre nel Paese senza ambiguità, senza inciuci e su una chiara linea politica”.