Ok legge anti intercettazioni. Sarà usata nel caso Asl?

L'emendamento Pagano punisce le registrazioni di conversazioni prese in maniera fraudolenta

Benevento.  

Interessante, nelle pieghe della riforma del processo penale appena approvata alla Camera, l'emendamento Pagano, relativo alle riprese e alle registrazioni di conversazioni. L'emendamento prevede la punibilità per chi le diffonde. Il nuovo testo, infatti, recita: «Costituisce delitto, punibile con la reclusione non superiore a quattro anni, la diffusione, al solo scopo di recare danno alla reputazione o all'immagine altrui, di riprese audiovisive, registrazioni, conversazioni, anche telefoniche, svolte in sua presenza ed effettuate fraudolentemente. La punibilità è esclusa quando le registrazioni o le riprese sono utilizzate nell'ambito di un procedimento amministrativo o giudiziario o per l'esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca». Polemiche, sull'emendamento, c'erano state nei mesi scorsi: qualcuno la vedeva come una norma bavaglio, Ermini, responsabile del dipartimento giustizia del Pd, aveva difeso la norma, spiegando che è volta alla tutela delle conversazioni tra privati. Un emendamento interessante anche in chiave sannita, visti casi come l'inchiesta Asl, che coinvolse dirigenti dell'azienda sanitaria e esponenti politici di centro destra come Nunzia De Girolamo, oggetto di registrazioni non autorizzate. Da vedere dunque cosa accadrà in Procura, dopo l'approvazione dell'emendamento, stanti anche la denuncia a firma degli avvocatiti Pecorella e Leone per conto del Deputato De Girolamo,  presentata in tribunale per violazione della privacy.

Cv