Abbate: no finanziamenti reti idriche Sannio responsabilità politica mastelliana

Il Consigliere Regionale: "Territorio escluso dalle risorse Pnrr"

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Benevento.  

"La Provincia di Benevento è fuori dai fondi PNRR per le reti idriche e la responsabilità politica è tutta in capo alla compagine mastelliana che governa il distretto sannita dell’Eic. Mastella e i suoi, però, invece di ammettere i propri fallimenti ed i ripetuti errori nell’individuazione del gestore unico per il servizio idrico aprono la caccia alle streghe.  Nel Consiglio Comunale di ieri, infatti, hanno cercato di attribuire la responsabilità ai consiglieri regionali, siamo davvero alle comiche".
Così il Consigliere Regionale Luigi Abbate che proseue "Le risorse per ammodernare le condotte vetuste erano disponibili. Parliamo di 1 miliardo 924 milioni di euro che, tramite la misura 4.2 del Pnrr, hanno finanziato 103 interventi in Italia per il rifacimento di oltre 45.000 km di rete idrica. 
Quante di queste somme arriveranno nel Sannio? Nemmeno un euro! Quanti km di rete idrica saranno ammodernati a Benevento? Zero!
E questo perché il distretto sannita dell’Ente Idrico, voluto da Mastella che ne ha preteso l’istituzione per scissione dall’Irpinia (terra ricchissima di acqua), e governato dai Mastelliani, non è stato in grado di individuare il gestore unico. Questo atto era, infatti, requisito indispensabile per partecipare ai bandi. 
Il problema, quindi, non è di natura tecnica, visto che i progetti di Gesesa non potevano essere ammissibili, ma tutto di natura politica. 
Mentre Mastella e i suoi litigavano su chi dovesse entrare nel consiglio di amministrazione della futura Sannio Acque, schiantandosi contro le bocciature della Corte dei Conti, il treno del PNRR è passato senza che i beneventani potranno accorgersene. 
Dopo mesi e mesi di errori dell’Eic sannita e dell’Amministrazione Mastella, sorda anche ai rilievi ed ai suggerimenti dell’opposizione in Consiglio, con le delibere stracciate dalla magistratura contabile, la Regione ha dovuto attivare i poteri sostitutivi previsti dalla norma in materia. Questo commissariamento di fatto è la certificazione dell’inadeguatezza nel perseverare in scelte sbagliate sul servizio idrico. 
Il Sindaco e i suoi sodali invece di cercare fantasmi prendano atto dei danni che stanno arrecando al territorio".