De Luca: "Sant'Agata? L'alternativa era chiudere il pronto soccorso a Benevento"

"Non ci sono medici per coprire i turni. Pullman per protestare? Se fatti su Roma li pago io"

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Sant'Agata de Goti.  

E' intervenuto anche su Sant'Agata, nel corso della consueta diretta social, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: “Abbiamo incontrato alcuni elementi di demagogia. Arriva una richiesta di incontro su chiusura notturna del pronto soccorso di Sant'Agata de'Goti.
Richiesta che o è un'azione esclusivamente demagogica, per perdere tempo o la chiusura del pronto soccorso del San Pio a Benevento.
La direttrice Morgante ha fatto una richiesta per avere tredici medici da impegnare in pronto soccorso. Abbiamo fatto un estremo tentativo per recuperare medici con un concorso unico regionale: ne abbiamo recuperati non più di una cinquantina, dopo il concorso nessun medico ha accettato di andare a lavorare a Benevento. Quindi per le disponibilità che ci sono si fa fatica a tenere aperto anche il pronto soccorso del San Pio a Benevento. Quindi la chiusura notturna a Sant'Agata de'Goti credo che sia assolutamente inevitabile. Bisogna stare attenti perché quando si fanno queste iniziative demagogiche si rischia di condannare a morte un cittadino: oggi chi ha un infarto o un'ischemia deve essere portato a Benvento, che ha un pronto soccorso attrezzato per prestare cure in casi gravi.
Se qualcuno vuole fare una protesta e vuole organizzare un pullman, va fatto a Roma, per andare al minstero della Salute che può incrementare il personale, raddoppiando stipendi e consentendo di fare contratti agli specializzandi, sennò perdiamo tempo. Se vogliamo andare insieme a Roma la Regione paga pure il pullman, se vogliamo fare demagogia il tempo della demagogia è finito: qui non abbiamo neppure il personale per coprire i turni nei dea di II livello, quelli che salvano la vita alle persone”.