Sant'Agata, mobilitazione di sindaci, comitati e parlamentari per l'ospedale

"Difenderemo il Sant'Alfonso Maria de'Liguori. De Luca non ci riceve? Prima o poi dovrà farlo"

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Sant'Agata de Goti.  

C'erano tanti sindaci o rappresentanti dei comuni dell'area telesina e anche della provincia di Caserta, a protestare a Sant'Agata de'Goti contro la chiusura part time del pronto soccorso del locale nosocomio e sulla riduzione delle funzioni dello stesso.
Da Airola a Moiano, da Frasso a Cervino, da Bucciano al capoluogo Benevento fino ai parlamentari del territorio, Francesco Maria Rubano e Domenico Matera assieme al sindaco di Sant'Agata de'Goti Salvatore Riccio e ai comitati storici per la difesa dell'ospedale.
In mattinata una delegazione guidata appunto dal sindaco Riccio era stata a Napoli per essere ricevuta dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, senza tuttavia ottenere l'incontro richiesto.
Di qui la manifestazione di oggi, un momento di confronto, con diverse idee messe in campo con l'unico filo conduttore di comunicare alle istituzioni regionali che la comunità saticulana e quella che fa riferimento al Sant'Alfonso Maria de' Liguori non si arrende.
Il sindaco infatti ha chiarito: “Dobbiamo difendere questo ospedale con i denti, togliendoci la fascia e protestando come cittadini. Abbiamo cercato di far sentire la nostra voce in tutti i modi, non ci immaginavamo di arrivare a questa situazione inaccettabile,e infatti non la accetteremo. Ho cercato di interloquire con la Morgante, De Luca evidentemente non aveva risposte da darci e non mi ha ricevuto: dobbiamo combattere. ”.
Un nuovo appuntamento ci sarà lunedì, con la manifestazione organizzata dal parlamentare di Forza Italia Rubano sotto Palazzo Santa Lucia, perché “Prima o poi De Luca dovrà riceverci”.
E la strategia passa pure dal binario giudiziario, con alcuni sindaci, come Rubano a Puglianello, ma anche Matera a Bucciano, che hanno presentato ricorso o deciso di appellarsi contro la decisione della Regione.