Individuare un nome che possa mettere tutti d'accordo, perché il confronto è indirizzato innanzitutto al fronte interno e poi agli altri partiti. Ma con la consapevolezza che non si possono accettare personalità imposte. Il sindaco di Benevento Fausto Pepe, superati i principali ostacoli amministrativi che si sono profilati sul suo secondo mandato (debiti fuori bilancio e strumento finanziario) ha riunito ieri sera i suoi fedelissimi per fare il punto della situazione in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. Sul tavolo, oltre alle salsicce e alla lasagna, c'erano metaforicamente portate ben più importanti. A cominciare, appunto, dall'individuazione del suo successore sulla poltrona di primo cittadino di Benevento. La prospettiva è quella di trovare una sintesi fra le due sensibilità attualmente esistenti nel Partito democratico: prospettiva ardua, certamente, ma che almeno è ancora in piedi. Nessuno, infatti, ha chiuso definitivamente la porta del dialogo. Non l'ha fatto, quantomeno, la componente vicina a Pepe che anzi si è detta disponibile a sedersi intorno ad un tavolo con il resto del Pd per un nome condiviso.
Unitarismo a tutti i costi? Neanche per sogno. Perché se da un lato c'è la disponibilità al confronto, dal versante opposto è chiaro che non si rinuncerà a priori all'iniziativa politica. Tradotto: se non sarà possibile fare sintesi, allora la prospettiva più concreta resta quella delle primarie per l'individuazione del candidato sindaco del centrosinistra. In una partita che si annuncia dunque prima di tutto interna, sono rimasti – inevitabilmente – sullo sfondo altri temi. A cominciare dalle possibili alleanze, di cui pure si è discusso: nessuna preclusione all'ipotesi di accordi con i partiti moderati (Ncd e Udc), ma la priorità è chiaramente quella del centrosinistra. Da registrare, poi, una presenza – o meglio ancora un saluto – da parte di Luigi Scarinzi, ex assessore da tempo assente alle riunioni e che ieri ha fatto tappa all'incontro promosso da Fausto Pepe. Insomma, archiviata la pausa estiva entrano nel vivo le “grandi manovre” in vista delle comunali del prossimo anno. Un appuntamento che si annuncia decisivo per il Pd e il suo gruppo dirigente politico e amministrativo.
Giovanbattista Lanzilli