Troppe assenze, salta il consiglio

Durissima l'opposizione: «Non sono più tollerabili le bizze interne al Partito Democratico»

Benevento.  

Troppe assenze nella maggioranza, l'opposizione esce dell'aula e la seduta del consiglio comunale che avrebbe dovuto tenersi in mattinata viene sciolta. Questa volta l'opposizione non ha voluto garantire il numero legale per protesta, critico anche Mario Zoino per i troppi banchi vuoti tra le fila dell'amministrazione. Rinviata, dunque, la discussione su punti come i lavori nell'area dell'ospedale Fatebenefratelli e la variazione al regolamento relativa alla presenza degli assessori in commissione

Durissimo il commento dell'opposizione sull'accaduto:«Per l’ennesima volta la maggioranza, che oramai NON governa Palazzo Mosti, ha dimostrato tutta la sua inconsistenza. Dopo ben due ore e mezza dalla convocazione della seduta consiliare non è stata capace di “racimolare” i consiglieri necessari a garantire il numero legale.
Una abbondante faccia tosta e la consueta protervia hanno anche impedito a Pepe & Co. di chiedere alla minoranza, presente in aula, di poter consentire l’inizio delle operazioni consiliari.
La scelta dei consiglieri di minoranza, che hanno ritenuto di non rispondere all’appello, è stata dettata da un atteggiamento che oramai si ripete con costanza. Non è più tollerabile,infatti, rinviare le questioni da discutere solo per le bizze interne al Partito Democratico Sannita lacerato da ormai più che evidenti scontri interni (Elezioni Regionali docet).
Tale modus operandi si ripete quotidianamente anche nelle Commissioni Consiliari dove, rispetto ad una minoranza che produce idee e progetti, offrendo responsabilmente il proprio contributo, si assiste alla costante chiusura al dialogo e al continuo ostruzionismo rispetto a richieste legittime di documentazione (Piano Generale degli Impianti pubblicitari docet).
Di fronte a tali sistemi e ad una città oramai abbandonata a se stessa pensiamo che non vi sia altra soluzione che “ri-dare” la parola agli elettori perchè restituiscano dignità al governo della nostra città e alla comunità amministrata.»

di Cristiano Vella