Cultura e Turismo, Di Maio: "Renzi mortifica la Campania"

L'esponente 5 Stelle interroga Franceschini: "Perché niente soldi ad Avellino, Salerno e Caserta?"

Benevento.  

Quelli del Governo sui beni culturali sono, finora, solo annunci. Ad inchiodare alle proprie responsabilità è il vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio. Firmatario di una interrogazione indirizzata al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Il punto di partenza è il decreto dello scorso luglio che prevedeva, fra le altre cose, la programmazione dei lavori per il triennio 2015-2017. E per la Regione Campania, secondo l'esponente 5 Stelle, i numeri sono davvero irrisori. Per l'anno in corso sono infatti stati stanziati 277mila euro, per tre somme urgenze a Napoli, due ad Ischia ed un completamento di un intervento già iniziato a Sant'Agata de' Goti. "Pochi spiccioli", secondo Di Maio, "nonostante le accorate richieste che giungono dalle soprintendenze alle belle arti e al paesaggio della Campania per tamponare le numerose emergenze legate alla salvaguardia del patrimonio culturale vigilato".

Di Maio, scrive ancora nell'interrogazione, biasima l'azione dell'Esecutivo Renzi anche perché il ministero "non ha ritenuto di approvare o finanziare nell'elenco annuale dei lavori per l'anno 2015 interventi di manutenzione, ripristino e/o messa in sicurezza di beni architettonici e storico-artistici ubicati nei territori delle province di Avellino, Salerno e Caserta, molti dei quali particolarmente meritevoli di cure e attenzione a causa del precario stato di conservazione che ne minaccia l'integrità". Insomma, una critica senza pietà al "millantato cambio di rotta nella politica dei tagli ai beni culturali annunciato dal Ministero e la magnificata necessità di rilanciare il turismo nel Mezzogiorno d'Italia che, soprattutto in Campania, si scontrano con la brutale evidenza dei fatti".

Giovanbattista Lanzilli