Dall'Arco di Traiano al Ponte Leproso Benevento potrebbe ampliare notevolmente le “core zone” e le “buffer zone” cittadine.
Se l'Appia Antica, infatti, sarà iscritta nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità l'atteso riconoscimento Unesco accenderà i riflettori sulle aree delle più importanti testimonianze della Regina Viarum. Di conseguenza sarà necessaria la ridefinizione delle stesse zone in ottica di “core zone” e “buffer zone”. La prima costituisce il “nucleo” del sito, quello più tutelato e ricco di vincoli. La “buffer zone” è ugualmente ricompresa nell’area candidata Unesco, ma presenta meno vincoli.
Argomenti di cui sarà necessario tener conto nell'ambito della redazione del nuovo piano urbanistico comunale. Si è parlato anche di questo nell'ennesimo incontro che l'amministrazione sta svolgendo per la fase di ascolto e confronto con i cittadini in vista del Puc.
“Siamo pronti a raccogliere le testimonianze di una fetta della città che si vanta orgogliosamente della sua vocazione culturale” ha spiegato l'assessore all'Urbanistica del Comune di Benevento, Molly Chiusolo questa mattina, a Palazzo Paolo V, per l'incontro sul tema Cultura, transizione e percezione del territorio.
“In sede di pianificazione urbanistica – ha aggiunto l'assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini - abbiamo ragionato sull'importanza dell'ascolto mirato al mondo dell'università e al mondo della cultura perché a Benevento non si può fare a meno di guardare alla promozione e valorizzazione del patrimonio culturale in prospettiva di nuovo senso dell'abitare la città e il valore dell'identità che incarna”.
E dunque il caso di come i riconoscimenti Unesco cambierebbero la città con le core e buffer zone.
“Se dovesse pervenire il riconoscimento all'iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità anche per la Via Appia – ha detto l'esponente della giunta Mastella - questo comporterebbe una rivisitazione del concetto di città e una revisione dell'area Unesco che da Santa Sofia, abbraccerebbe tutto il corso Garibaldi includendo l'area dell'Arco di Traiano e le zone del Ponte Leproso, dell'Arco del Sacramento e di Santa Clementina.
E dunque – conclude - partecipare alla alla definizione delle regole alle quali uniformare l'abitare nella città (dal piano traffico, alla distribuzione dei servizi fino all'individuazione delle diverse zone e delle loro destinazioni d'uso) non può prescindere dal fatto che viviamo in un museo a cielo aperto, riconosciuto anche da organismi internazionali”.
All'incontro, poi, l'assessore al Turismo, Attilio Cappa ha messo in evidenza il lavoro per la promozione della città a partire dal prossimo portale, ancora in via di costruzione, tutto dedicato al turismo.
Tanto spazio anche per le proposte di cittadini e associazioni.