Dal coordinatore provinciale del movimento "Noi con Salvini" di Benevento, l'avvocato Salvatore Verrillo, riceviamo e pubblichiamo la nota a proposito del tema immigrazione di cui si sta discutendo da mesi:
"L’immigrazione è sicuramente un fenomeno epocale e la sfida più impegnativa che la politica è chiamata ad affrontare per gli anni a venire. A quanto pare, secondo le stime e le opinioni degli esperti ed osservatori internazionali, il flusso migratorio non sarà transitorio ma duraturo ed coinvolgerà milioni di essere umani. Un esodo biblico da governare ed affrontare tenendo conto dell’aspetto umano, economico-culturale e della sicurezza cercando di contemperare le esigenze di chi migra e chiede asilo con quelle dei popoli destinati ad accogliere. Il fallimento dell’esperienza di “Mare Nostrum” e di “Triton” ha dimostrato che un sistema fondato sul solo soccorso e sulla prima accoglienza non regge di fronte alla entità dei flussi e soprattutto non risolve ma amplifica ed alimenta il problema. Abbiamo di fatto fornito assistenza agli scafisti senza scrupoli sostenendo un disumano traffico di corpi umani ed alimentando mafie e terrorismo.
"Quando Matteo Salvini in perfetta solitudine, ha osato affrontare il problema guardando in faccia la realtà e sostenendo che esso andava risolto alla radice impedendo la partenza dei barconi, creando centri di identificazione nei luoghi di partenza ove vagliare le richieste di asilo politico e soprattutto distinguere la cosiddetta immigrazione economica da quella umanitaria, è stato tacciato di razzismo, populismo e di scarsa umanità. Come se scongiurare morti, regolare e rispondere ad una riconosciuta e reale esigenza di sicurezza possa definirsi populismo. Oggi anche l’Europa e gli stati che contano maggiormente lo hanno dovuto riconoscere. Perfino il nostro Ministro degli Esteri Gentiloni! Sarà stato il clamore e l’emozione suscitata dalla diffusione dei fotogrammi del corpo senza vita del piccolo Aylan? Si è aperto un grande dibattito sulla opportunità di pubblicare quegli scatti. Tutti si sono interrogati sul limite del diritto di cronaca e la linea di demarcazione con l’umana pietà e la dignità umana. L’umana pietà ed il rispetto della dignità umana avrebbero imposto maggior rispetto della piccola vittima e del dolore del padre. Il diritto di cronaca e l’esigenza di informare, anche quando la crudezza delle immagini lo avrebbe sconsigliato, hanno avuto il sopravvento e tutto il mondo ha conosciuto la tragedia.
"L’emozione suscitata dalla vicenda ha impresso una notevole accelerazione alla comprensione e gestione dell’intera vicenda migratoria. La Merkel ha aperto le frontiere dichiarando la immediata disponibilità della Germania ad accogliere chi fugge dalle guerre e dalle persecuzioni distinguendo di fatto questo tipo di immigrazione da quella economica. In Italia, il grande statista (mai eletto dal popolo) giungendo a Milano dopo una gita a Monza, tornato a vestire le vesti di capo partito, nel suo intervento a conclusione della festa nazionale de l’Unità, proclama che “non c’é il PD contro la destra, ma gli umani contro le bestie” mentre alle sue spalle scorreva in bella mostra la gigantografia del piccolo Aylan morto e disteso bocconi sulla sabbia. Questa è la differenza tra uno statista ed un arruffapopolo. Renzi appartenendo alla seconda categoria non si è fatto scrupolo di dare in pasto alla platea del suo partito un’immagine così cruda ed irriguardosa per un pugno di voti e per placare la riluttanza della minoranza interna. Chi è la bestia?".
Salvatore Verrillo - coordinatore provinciale "Noi con Salvini"