Anche dal Sannio è partita una delegazione di giovani, erano presenti ad accompagnare il Coordinatore Provinciale Evangelista Campagnuolo, il coordinatore di San Lorenzo Maggiore, Gabriele Di Marzo, e quello della Valle Caudina, Pietro Di Nuzzi. “ Forza Italia deve riscoprire la propria identità liberale anche attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani, perché esserci oggi vuol dire unire le forze per costruire il Paese di domani quindi attraverso il dibattito, il confronto e la formazione dei giovani, Forza Italia può, con rinnovato vigore, continuare ad essere unico baluardo nel nostro Paese di quei valori quali Libertà, Democrazia e Giustizia sociale. La delegazione Beneventana composta dal sottoscritto , da Gabriele Di Marzo e Pietro di Nuzzi ha portato la voce di una Provincia,quale quella di Benevento,in cui i giovani stanno pagando pesantemente le conseguenze di una crisi economica mal gestita dal governo di sinistra che tra l’altro sta portando sempre troppo pochi giovani ad innamorarsi ed essere parte attiva della politica locale, causa la delusione e la rabbia, ma non è con una critica incapace di agire che possiamo costruire. Per questo il movimento giovanile di Forza Italia dovrà essere, oggi più che mai, parte attiva del rinnovamento liberale da sempre promosso e auspicato dal nostro Presidente, perché esserci oggi vuol dire unire le forze per costruire il Paese di domani". L’incontro ha richiamato anche quest'anno un notevole numero di giovani provenienti da tutta Italia. Si sono alternati i big del partito e gli amministratori locali, il tutto condito sempre da un'ottima presenza di giovani che sono stati il vero fulcro della tre giorni. La convention si è conclusa Domenica 6 con la telefonata in diretta del Presidente Silvio Berlusconi, che ha espresso queste parole : “Vedo il rischio forte all’orizzonte di due riforme che potrebbero portare ad un regime se non saranno modificate: il combinato disposto di una riforma costituzionale che praticamente abolisce il Senato trasferendo la funzione legislativa solo alla Camera ed il premio di maggioranza, ad un solo partito che con meno del 40% dei voti potrebbe ottenere la guida unica del Paese"
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