Cattivi odori a Benevento, Barone: "Non può essere solo colpa di Asi"

"Monitoriamo costantemente la situazione, ma non si può colpevolizzare il tessuto economico"

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Benevento.  

“Continuo a ricevere segnalazioni di strani odori in alcune zone della città di Benevento che i più addebitano a società insediate a Ponte Valentino. Onestamente, pur riconoscendo che nella zona industriale alcune aziende possano aver determinato problemi odorigeni, non si può giungere alla conclusione che qualsiasi odore nauseabondo, in qualunque parte della città si senta, provenga dall’area Asi”. A dirlo è il presidente dell’Asi della Provincia di Benevento, Luigi Barone.

“Stiamo monitorando continuamente la situazione, sono in contatto costante anche con il sindaco Mastella. Abbiamo realizzato un’attività di monitoraggio in auto-controllo per quasi un mese, rilevando alcuni sforamenti che abbiamo provveduto a comunicare immediatamente a tutte le autorità preposte, in primis Procura, Arpac e Asl. In ogni caso dall’auto-controllo già effettuato, ricordo, sono emersi sforamenti, su tutte e tre le postazioni, di acido solfidrico e soltanto su una di biossido di azoto. Rispetto a questi sforamenti attendiamo risposte dalle autorità preposte", prosegue il presidente dell’Asi che annuncia:

"Riprenderemo alcune attività di auto-controllo nel rispetto del decreto direttoriale del Ministero dell'Ambiente che ha definito gli indirizzi per la limitazione delle emissioni odorigene. Il nostro obiettivo è contribuire alla tutela della salute dei cittadini nel rispetto dei ruoli di ciascuna istituzione". Poi, il presidente dell'Asi annuncia di aver parlato "con il rettore dell’Università del Sannio Gerardo Canfora e con il professore Francesco Pepe ai quali ho chiesto di assistere l’Asi su questa problematica. Vedrò domani mattina il professore Pepe per verificare quali siano i passi da compiere.  Dobbiamo capire questi improvvisi e strani odori da dove provengono senza, però, colpevolizzare chi rappresenta l’ossatura del nostro tessuto economico. Credo, però, il monitoraggio vada esteso per comprendere meglio le ragioni di questi odori che creano enormi fastidi alla cittadinanza”, conclude Barone.