Uil: «Polizia Municipale: c'è solo un capitano»

La replica alla Cisl: «Fantasia ha avuto legittimamente la nomina»

Benevento.  

Vigile con i gradi di capitano indossati arbitrariamente, interviene nuovamente la Uil, in replica alla Cisl, in una vicenda dai contorni tra il comico e il kafkiano. 
Antonio Pagliuca, infatti, in replica alla Uil precisa: «E' certo che il tenente Giovanni Fantasia, all’indomani della nomina di Giuseppe Moschella a Comandante della polizia municipale, fu proposto dallo stesso comandante a esercitare, in sua assenza, le funzioni vicarie. Per distinguerlo dagli altri cinque ufficiali (Bosco, Casale, Grani, Calicchio e Belmonte), d’intesa col sindaco Fausto Pepe, che mai ha disconosciuto la nomina, all’allora tenente Fantasia furono assegnati i gradi di “capitano”. Questa è la pura e semplice verità. Ora il regolamento regionale sui distintivi di grado prevede che i lavoratori della polizia municipale di categoria D potranno fregiarsi del grado di capitano quando vi siano i seguenti requisiti: “Capitano - distintivo e denominazione che si conseguono dopo 8 anni di anzianità da Tenente e la frequenza di n. 2 corsi professionali organizzati dalla Scuola Regionale della Polizia Locale e/o Corsi universitari di alta formazione scientifica e/o professionale, in discipline attinenti alla Polizia Locale”.

Ciò premesso, appare chiaro che per concedere il grado di capitano agli attuali sei ufficiali (come detto, a Fantasia è stato già assegnato), vi è bisogno di una deliberazione della giunta comunale che prenda atto del regolamento regionale, la verifica dei requisiti di cui sopra, al cui esito positivo dovrà scaturire apposito provvedimento concessivo della nuova qualifica di “Capitano” del dirigente Moschella.

“Ancora una volta – dichiara Pagliuca – la Cisl Fp ha cercato di intorbidire le acque senza riuscirci! Nessun dipendente pubblico può autoproclamarsi promosso in un grado o una funzione superiore, senza il prescritto provvedimento concessivo, pena il rischio di usurpazione di funzioni pubbliche”.

Redazione