Un consiglio dall'avvio sereno ma infiammato, in coda, dalle ingerenze dell'opposizione esposte durante la discussione dell'ultimo punto il Documento unico di programmazione 2023-2025 con relativi allegati (approvato con ventuno sì e sei no). Osservazioni sollevate, in particolare riguardo ai lavori di rifacimento dell'istituto scolastico Nicola Sala di Benevento finanziati grazie al Pnrr, dalla consigliera di Civico 22 Giovanna Megna a cui dopo la risposta dell'assessore ai lavori pubblici, Mario Pasquariello si è aggiunto il sindaco Mastella.
“In questo periodo difficile serve un po' più di sorriso – ha esordito il primo cittadino, prima di aggiungere - in città mai tanto fermento anche per le opere pubbliche, è ovvio che c'è qualche disagio ma i tanti cantieri sono il segno di sviluppo e crescita: è incontrovertibile. Solo chi vuole essere a tutti i costi contro non se ne rende conto. Farete opposizione ad oltranza – conclude – anche contro chi verrà dopo di me perchè chiunque contro voi vincerà”.
E se è stato approvato all'unanimità, invece, il Regolamento dell'Osservatorio comunale della Sanità ben più denso di novità è stato il punto (passato con ventidue voti favorevoli e sette astenuti), per le modifiche allo Statuto della Fondazione 'Benevento Città Spettacolo' e agli indirizzi per la successiva stipula del Contratto di Servizio.
“Una svolta epocale” per l'assessore alla cultura Antonella Tartaglia Polcini.
“Il modello di Fondazione delineato – ha chiarito - risponde ai principi ed allo schema giuridico della fondazione di partecipazione. Paradigma già sperimentato da tempo per la gestione dei beni del patrimonio culturale quale modello aperto a favorire la compartecipazione dinamica di istituzioni pubbliche e soggetti privati interessati”.
Un modello interessante anche in vista della candidatura Unesco della Via Appia.
“La scelta di questa forma giuridica - ha chiarito ancora l'assessore Tartaglia Polcini - permette l’apertura all’ingresso di investitori privati oltre all’accesso ad altri bandi e proventi, sì da rendere la formula attrattiva sul piano degli investimenti privati, e potenzialmente idonea a concorrere con altre fondazioni al finanziamento di progetti nell’ambito del FUS e di altre misure destinate al sostegno delle arti e dello spettacolo.
Le principali novità, relative all’organizzazione interna, sempre nella prospettiva di un modello più funzionale e dinamico, investono gli organi e, segnatamente: il “Direttore”, per effetto della modifica, sotto il profilo soggettivo ed oggettivo-funzionale (mediante l’individuazione, ai fini della relativa copertura, di un soggetto estraneo alla compagine degli uffici comunali, dotato di requisiti di professionalità in campo artistico e gestionale come indicati nella previsione dell’art. 8); il “Comitato di indirizzo”, organo inserito in aggiunta al Consiglio di Amministrazione, con una importante funzione di raccordo tra la visione e la programmazione strategica dell’indirizzo politico da un canto e le direttive operative di pianificazione e gestione delle concrete iniziative e attività dall’altro. L’dea è di puntare su “chiare e riconosciute competenze nei settori dell’attività culturale e della gestione di enti e di istituzioni culturali, sociali ed economiche”, per una “cabina di regia” alla quale affidare “il compito di fornire al Consiglio di Amministrazione indirizzi per l’elaborazione e la definizione delle attività, dei programmi e degli obiettivi della Fondazione” ”.