Nasce nel Sannio la Scuola politica intitolata al senatore Mino Izzo

Il figlio Pierpaolo: Formazione ma senza partiti. Il senatore Gasparri: Mino persona umile e seria

nasce nel sannio la scuola politica intitolata al senatore mino izzo
Benevento.  

Una scuola politica ma non partitica quella inaugurata questa sera e che porterà il nome del compianto senatore Mino Izzo. Un organismo voluto dal figlio dell'esponente airolano di Forza Italia - precedentemente una lunga militanza nella Democrazia Cristiana -, Pierpaolo Izzo, presidente dell'associazione 'Res Pubblica' di Airola.

“Vedo qui tantissima gente semplice come amava mio padre” ha commentato Izzo prima di accogliere il vicepresidente del senato Maurizio Gasparri accolto dai vertici del partito con in testa il deputato sannita Francesco Maria Rubano.

“I partiti non entreranno nella Scuola di formazione politica. Sarà l'interlocutore ad orientarsi dopo una formazione teorica e buoni esempi. La mission è riaccendere la passione per la Politica” ha concluso il presidente di Res Pubblica.

“Mino Izzo parlamentare di Forza Italia e del PdL dopo. Allora ero alla guida del gruppo parlamentare e ricordo l'umiltà e la serietà che ha svolto il suo ruolo. Sempre in prima linea ma sempre senza mai sgomitare. Serietà e coerenza e che qualche volta avrebbe potuto lamentare qualche mancato riconoscimento ma lo ricordo sempre composto”. Parole di affetto e di riconoscimento quelle pronunciate dal senatore Gasparri arrivato alla Rocca dei Rettori accolto da sostenitori e cittadini comuni.

Accompagnato dall'onorevole Rubano, Gasparri ha poi rimarcato l'importanza dei giovani parlamentari e dirigenti del partito: “Rappresentano una continuità generazionale come in questo territorio ma anche altrove. Noi siamo ancorati al Ppe, ad un sistema di valori”.

Altro argomento affrontato è il terzo mandato: “Sono contrario per le grandi città o almeno dai 15mila abitanti in su e per coerenza anche per le Regioni”. Poi una bordata al governatore De Luca: “E' una monarchia. Si pone il problema del mandato a vita. A me interessa poco quello che farà De Luca. Mi auguro che il centroderstra sappia creare un'alternativa”.

Autonomia differenziata

“La questione meridionale c'è da anni e non si scopre oggi con la questione dell'autonomia differenziata” ha spiegato il senatore Gasparri che ha poi rimarcato: “Ho origini meridionali e ho a cuore questa terra. Bisogna certamente lavorare per evitare sperequazioni in campi come la Sanità.

Con il Pnrr – ha poi rimarcato l'esponente del governo Meloni – ha stanziato il 40 per cento degli investimenti per il Sud che non ha la stessa percentuale di Pil. Si è ritenuto quindi che il Pnrr dovesse servire come riequilibrio ma il Sud deve utilizzare bene questi fondi”.

A tracciare la formazione e l’impegno nel mondo cattolico del senatore Izzo è stato monsignore Pasquale Maria Mainolfi. A seguire i saluti del presidente della Provincia, Nino Lombardi e gli interventi del professor Sergio Barile (Ordinario di Economia presso l’Università La Sapienza di Roma); della europarlamentare Lucia Vuolo e del Sottosegretario alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili, Tullio Ferrante.

Assente il sindaco di Benevento, Clemente Mastella che ha inviato una lettera in ricordo del senatore Izzo

“La persona illumina il bene che accomuna: Mino ti preserveremo dai venti dell'oblio"
Benevento, 27 maggio 2023 - Cari amici,
voglio innanzitutto esprimerVi il mio sincero apprezzamento per l’iniziativa, promossa dall’ Associazione “RES PUBLICA”, che omaggia la memoria del compianto Mino.
Alla politica e all’impegno per il territorio, Mino ha dedicato una vita intera, ed è quanto mai opportuno che la sua eredità sia valorizzata attraverso una palestra di pensiero in cui i giovani possano essere formati all’arte complessa, ma esaltante, della politica. Essa è lo strumento con cui fare in modo che “qualche cosa rimane di noi negli altri e degli altri in noi”, come disse Aldo Moro, descrivendo i benefici effetti del dialogo in politica, nel Discorso ai democristiani di Benevento il 18 novembre del 1977.
Mino conosceva bene la centralità e l’importanza del confronto di idee. La sua scomparsa mi ha commosso e mi ha aperto lo scrigno di tanti ricordi, la memoria di esperienze umane, prima che politiche, che il tempo non ha scalfito. La comune militanza nella Democrazia Cristiana aveva istillato nei nostri comportamenti, dentro e fuori il recinto della politica, quei tratti di tolleranza e mitezza che sono tra i fondamenti dell’impegno civile dei cattolici. Sempre ho conservato con Mino una salda amicizia, anche quando i percorsi si sono diversificati, ciò non ha minimamente intaccato un legame di natura personale che è stato sempre improntato al leale rispetto delle reciproche posizioni.
Auguro a tutti i giovani che frequenteranno la scuola di formazione politica intitolata all’amico Mino, di poter far propria la lezione di Jacques Maritain: alla Comunità politica occorrono prima di tutto buone pratiche di reciprocità per ritrovare e rigenerare i pilastri della convivenza: “È la persona a illuminare il bene che accomuna”.
Buona vita a tutti.
Ciao Mino faremo in modo di preservare dai venti dell’oblio il Tuo lascito.