Partito Comunista Italiano in Cina: anche un sannita nella delegazione

Incontro col Partito comunista cinese

partito comunista italiano in cina anche un sannita nella delegazione
Benevento.  

Il Partito Comunista Italiano con una sua delegazione, tra cui il sannita Salvatore Ferraro, si è recato in Cina per incontrare il Partito Comunista Cinese.
Nel merito la delegazione afferma: “Durante il viaggio la delegazione ha potuto vedere l'avanzato grado di sviluppo della società cinese: dalle sue infrastrutture fino ai servizi per la popolazione. Il Governo di Pechino sta producendo una modernizzazione del Paese che mette al centro il benessere della collettività. La qualità della vita per i cittadini cinesi sta migliorando sempre più grazie alle politiche statali. Infatti, non è un caso che l'età pensionabile per gli uomini e per le donne sia rispettivamente di 60 e di 55 anni e che gli stipendi nella media siano vicini a quelli europei, ma con un potere di acquisto maggiore dato il basso costo della vita in Cina. I risultati ottenuti sono sbalorditivi da quando i comunisti cinesi hanno costituito la Repubblica Popolare Cinese. Da stato arretrato e povero, la Cina è diventato il 1° stato al mondo per la sua percentuale di Prodotto Interno Lordo. Questo risultato è stato raggiunto grazie a oculate politiche di sviluppo e di cooperazione pacifica con i diversi stati. Visitando le metropoli e le aree interne abbiamo potuto constatare come lo sviluppo industriale tenga conto dell'ambiente circostante. Il colpo d'occhio che dà la vista di Pechino è sintomatico di tutto ciò: gli alberi sono presenti in tutta la città e, se vista dall'alto, Pechino presenta numerose aree verdi che garantiscono un’ottima qualità dell'aria cittadina. Le numerose province cinesi si stanno aprendo sempre più agli scambi commerciali con l'estero, incrementando così numerose opportunità d’investimento, in linea col Governo centrale che attraverso la Via della Seta sta sviluppando canali vantaggiosi con molti stati al mondo. Come Governo italiano dovremmo iniziare a guardare alla Cina con meno scetticismo e costituire una partnership con essa per avere più possibilità di sviluppo per la nostra nazione e per migliorare il nostro livello di benessere”.