A Benevento per incontrare i vertici del suo partito il presidente di Azione ed ex ministro per il Sud, Mara Carfagna è intervenuta su temi importanti come il Pnrr e soprattutto l'Autonomia differenziata.
Temi cruciali per il Sud, sebbene per la Carfagna il modus operandi adottato finora dal Governo lasci a desiderare: “C'è stato un accorpamento di deleghe che va a scapito della delega per il sud e per la coesione territoriale: a meno che Fitto non sia Superman e non mi sembra Superman è molto difficile conciliare tre deleghe così pesanti come affari europei, sud e coesione territoriale. Ci sono molte cose che restano in sospeso: mi riferisco ad esempio al contratto istituzionale di sviluppo dedicato alla Provincia di Salerno, noi avevamo concluso la fase della selezione dei progetti dei comuni dell'area...ad oggi però non sappiamo se il Governo vorrà siglare quel contratto e far arrivare sul territorio 200 milioni di euro.
Pnrr: dov'è il 40 per cento delle risorse per il Sud?
Su quota 40, il 40 per cento del Pnrr destinato al Mezzogiorno non abbiamo notizie certe: parlano da mesi di rinegoziare ma non sappiamo su cosa negozieranno e dunque i cantieri, le opere pubbliche che magari si bloccheranno. Noi avevamo pianificato e programmato investimenti importanti su velocità ferroviaria, sulla riqualificazione delle grandi stazioni del Mezzogiorno, l'Alta Velocità, la modernizzazione dei porti, le Zes. Mi auguro si possano avere risposte un po' più chiare quanto prima”.
Autonomia differenziata
“La bozza Calderoli sembra una norma bandiera, da sventolare in campagna elettorale che si chiude oggi per le regionali in Lombardia. La realtà è che è di difficile attuazione perché prevede una procedura burocratica complessa e lunga: quindi se resta confinata nella dimensione della norma manifesto resta grave, perché abbiamo già pagato molto come paese per le norme manifesto, mi riferisco a reddito di cittadinanza e quota 100. La buona politica dovrebbe trarre lezione da questi episodi: se dovesse restare norma manifesto sarebbe l'ennesima riforma che spacca il Paese solo per qualche consenso in più. Se viene attuata realmente secondo me è una norma davvero sbagliata: darebbe attuazione a un titolo V contro cui il centrodestra si era schierato...ma basta immaginarsi cosa sia dare alle regioni competenze come il commercio con l'Estero...immaginate la Meloni in Algeria coi presidenti delle Regioni per negoziare sul gas.
Per quel che riguarda i divari un conto è ridurli finanziando i livelli essenziali delle prestazioni, un conto è legare la definizione alla devoluzione di competenze che non si sa quando verrà”.
A margine il convegno a porte chiuse con i dirigenti del partito, presenti amministratori locali e personalità, dal segretario provinciale di Azione, Vizzi Sguera, ad Antonio Del Mese, Alfredo Nazzaro, Vincenzo Regardi.