Al via gli Open Day Ance Benevento con gli Istituti tecnici del Sannio

Calo del 16 per cento degli iscritti in tre anni. Intesa per far crescere l'offerta formativa

al via gli open day ance benevento con gli istituti tecnici del sannio
Benevento.  

Prendono il via domani gli OPEN DAY organizzati da ANCE Benevento, ANCE Giovani Campania e Istituti Tecnici superiori provinciali, indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio (ex geometra) che nell’ultimo triennio hanno registrato la perdita di oltre il 16% degli iscritti.

Eppure tra le 3.400 persone che hanno lasciato la provincia di Benevento, tra il 2020 ed il 2021, il 57% è costituito da giovani tra i 18 e i 39 anni che scelgono di trasferirsi altrove principalmente per motivi di studio e per la ricerca di un lavoro.

Per colmare questo gap e sopperire alle esigenze formative, è stato sottoscritto a dicembre scorso un protocollo tra: ANCE Benevento, Giovani ANCE Campania, I.I.S. Galilei Vetrone di Benevento, l’I.I.S. Carafa Giustiniani di Cerreto Sannita e I.I.S. A.M. De Liguori di Sant’Agata de Goti.

L’intesa è finalizzata ad una collaborazione su obiettivi strategici per imprese e scuole che prende il via attraverso gli OPEN DAY programmati per l’11 gennaio (I.I.S. A.M. De Liguori di Sant’Agata de Goti) , il 12 gennaio (I.I.S. Carafa Giustiniani di Cerreto Sannita ) e il 18 gennaio 2023 (I.I.S. Galilei Vetrone di Benevento.) che si svolgeranno nella fascia oraria tra le 15.30 e le 17.30.

L’impegno è quello di creare un percorso di formazione strutturato che parta dal 3° anno e si concluda con il diploma al 5° anno per garantire uno sbocco lavorativo in aziende che già oggi sono pronte ad assumere queste figure professionali.

Attraverso le attività di sensibilizzazione e promozione si intende dare seguito alla collaborazione al fine di far conoscere l’offerta formativa del percorso di studi e soprattutto di presentare gli sbocchi lavorativi immediati che lo stesso sarebbe in grado di offrire agli studenti.

L’ANCE rileva il 40% di carenza di tecnici da immettere immediatamente nel comparto. Si tratta di profili che potrebbero sopperire al fabbisogno tecnologico di cui necessita il settore edile che andrà sviluppato nei prossimi anni.

Basti pensare che il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza destina oltre 108 miliardi alla filiera dell’edilizia.

Si tratta di risorse che coinvolgono figure tecniche da immettere all’interno delle aziende di qui ai prossimi anni. Secondo una delle ultime rilevazioni ANCE, Infatti ammontano a 265mila le unità lavorative di cui necessita la filiera edile.

L’obiettivo è quello di creare un indotto lavorativo nel territorio di origine evitando la migrazione di tanti giovani che oggi sono costretti a recarsi altrove per trovare occupazione.