Acqua al tetracloroetilene in consiglio: "i dati non sciolgono i dubbi"

L'articolata relazione di Rosa ricostruisce la vicenda ma l'opposizione resta critica

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Benevento.  

Tante ipotesi ma ancora nessuna certezza sul picco anomalo di tetracloroetilene registrato a Benevento lo scorso 17 novembre.
Analisi, confronti e rilevamenti non sono riusciti a spiegare lo sforamento pari a 250 microgrammi per litro del pericoloso inquinante nel pozzo di Pezzapiana.
Dati incongruenti al centro di una infuocata discussione che ha concluso il consiglio comunale di questa mattina.
A ripercorrere l'intera vicenda, con una corposa relazione di oltre 25 pagine, l'assessore all'ambiente Alessandro Rosa.
“Dopo i dati allarmanti i controlli eseguiti già dalle primissime ore dopo il picco hanno evidenziato la totale potabilità dell'acqua. L'indagine dell'Università potrà far luce sulla causa dell'inquinamento”. E torna a parlare ai cittadini “l'acqua è potabile e il gestore ha incrementato i controlli”.

Sul piano di caratterizzazione (per ricostruire i fenomeni di contaminazione da tetracloroetilene che esiste e persiste da anni) invece ricorda “la ditta per riprendere i lavori è stata già incaricata, speriamo che in circa quattro mesi potremmo già avere le risultanze”.

Una relazione che non ha del tutto convinto l'opposizione. In particolare la consigliera di Civico 22 Giovanna Megna ha incalzato “I pozzi di Pezzapiana vanno chiusi. Il sito è contaminato, c'è stato un picco molto grave di superamento della soglia di potabilità e potrebbe ricapitare nonostante l'intensificazione dei controlli. Fin quando non sarà individuata la fonte dell'inquinamento non si può star tranquilli. Seguendo le prescrizioni dell'Arpac crediamo sia necessario “sostituire la sorgente”. Riteniamo che tutte le azioni messe in campo con un colpevolissimo ritardo da questa amministrazione sono azioni di lungo termine e non risolveranno il problema”. Infine “Nei dati presentanti c’è un buco di due giorni per i quali non può assolutamente essere assicurata la potabilità”.

A chiudere la discussione l'intervento del vicesindaco Francesco De Pierro che parla di polemiche “strumentali”. “L'amministrazione ci ha messo la faccia – ha incalzato – e siamo stati primi a chiedere spiegazioni su quanto accaduto. Spiegazioni che arriveranno quando sarà il momento” ha concluso ricordando che sono in corso le indagini della magistratura.