Una volta archiviata la pausa estiva, la politica come da consolidata tradizione si rimetterà in marcia. Uno dei campi dove si registra maggiore attivismo è quello dell’area centrista-moderata, motore principale di una serie di aggregazioni e (ri)partenze. Che nei sogni e nelle aspirazioni di molti ci sia la volontà di dare vita ad un nuovo soggetto politico capace di attuare quell’atteso rassemblement invocato da anni, non è una novità. Settembre, alla luce anche della scomposizione del centrodestra, potrebbe dunque diventare l’occasione per un nuovo percorso di natura trasversale e capace di riunire sigle, movimenti e identità attualmente frantumate. Un’aspirazione non nuova e come sempre dagli esiti incerti, ma in ogni caso pronta ad essere messa in campo.
Il principio è che si debbano mettere da parte i partiti presenti sull'attuale scacchiere: dunque nessuna “aggregazione” in questo o quel movimento, ma un percorso nuovo. Che coinvolgerebbe, il condizionale è d’obbligo, Ncd, Udc, Centro Democratico, Scelta Civica e tutta quella galassia che fa riferimento all’area popolare e centrista. Compreso anche un vecchio lupo di mare della politica italiana come Clemente Mastella. Accreditato in queste ore, nelle chiacchiere di palazzo di casa nostra, come possibile new entry nel Nuovo centrodestra di matrice Alfaniana. Raggiunto telefonicamente per un commento, il fondatore dell’Udeur è categorico: “Da tempo non ho aderito ad alcun partito e questa non è una novità. Ma ciò non significa che starò fermo e dunque dopo le vacanze qualche iniziativa si farà - l’annuncio del politico di Ceppaloni - . Personalmente, auspico un’aggregazione stile Margherita, capace di riunire tutti atto un unico simbolo e una casa comune”.
Giovanbattista Lanzilli