Opposizione dal Prefetto: "Amministrazione antidemocratica"

I consiglieri: "Non saremmo voluti arrivare a questo, ma veniamo ignorati"

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Benevento.  

“Richieste dell'opposizione sistematicamente ignorate, atteggiamento arrogante”. In base a ciò l'opposizione consiliare si è riunita nei pressi del Palazzo del Governo con una delegazione (impossibile l'accesso di tutti i consiglieri viste le norme anticovid) che ha raggiunto il Prefetto Torlontano per esporre la situazione.
A fare il punto ci hanno pensato gli stessi consiglieri di minoranza. Il portavoce di Alternativa per Benevento, Luigi Diego Perifano ha dichairato: “Si pensa di violare impunemente le norme e i regolamenti. E' stato violato il piano triennale anti corruzione, è stato violato il regolamento per l'assunzione del personale, quello edilizio, quelli che regolano l'attività del consiglio comunale. E' un potere chiuso (quello dell'amministrazione) perché non ama confrontarsi. Il luogo di confronto sarebbe il consiglio comunale ma non viene mai convocato, verrebbe da dire che viene convocato solo in caso di dichiarazione di guerra. E' un potere inconcludente, quello dell'amministrazione, perché stiamo registrando con molta preoccupazione anche l'arretramento delle iniziative sul Pnrr. Da tempo si sono perse anche la tracce di quella che era la cabina di regia e avvertiamo i primi scricchiolii anche su questo programma importantissimo. Non saremmo voluti arrivare a questo perché ci rendiamo conto che è una fase veramente critica dei rapporti tra istituzioni. ”.
E la consigliera di Prima Benvento, Rosetta De Stasio, ha parlato addirittura di deriva antidemocratica: “Dico ironicamente che il sindaco sente talmente vicino il dramma della guerra che credendo di stare in guerra sospende i diritti. Altrimenti è inspiegabile: accessi agli atti inevasi, richieste di convocazione del consiglio comunale fatta da oltre un quinto dei consiglieri che non è stata neppure presa in considerazione. Le interrogazioni che prevedono il termine di 30 giorni da statuto per ottenere risposte...con i termini che scadono. Prima di procedere in sede penale per omissione d'atti d'ufficio, perché di questo si tratta visto che consigliere ha diritto su accesso agli atti di visionare ciò che chiede abbiamo scelto la strada istituzionale e quindi un incontro col Prefetto, garante della democrazia e dei ruoli istituzionali per arginare quella che è una deriva assolutamente antidemocratica. Ci auguriamo che questa iniziativa porti i suoi frutti”.
E Giovanna Megna di Civico 22 ha spiegato: “Siamo stati fin troppo pazienti: i ritardi hanno caratterizzato sin da subito questa amministrazione. Ma basta vedere gli ultimi minuti dell'ultimo consiglio comunale per avere un'idea della considerazione che questa amministrazione ha dell'aula consiliare e delle regole idemocratiche”.
Floriana Fioretti, consigliera del Partito Democratico invece afferma: “Ci siamo rivolti al Prefetto per chiedere il ripristino del corretto funzionamento dell'organo consiliare. Chiediamo il rispetto dei regolamenti comunali e dei principi costituzionali”.