L'allarme di De Luca: "A rischio 2 miliardi di fondi europei"

Caustico il commento di Caldoro: "Noi ok, lui già al disastro..."

Botta e risposta a distanza fra il governatore regionale e l'ex inquilino di Palazzo Santa Lucia: al centro del dibattito, la spesa 8in ritardo) dei soldi messi a disposizione da Bruxelles

Benevento.  

Non usa giri di parole, com'è nel suo stile, il presidente della giunta regionale Enzo De Luca. E dice, senza mezzi termini, che per la Campania si profila un vero e proprio disastro per quanto riguarda i fondi europei. Una conferenza stampa convocata proprio per fare il punto della situazione sulle risorse stanziate da Bruxelles per il territorio. Ebbene, ci sarebbero ben 1 miliardo e 806 milioni di euro a rischio. Soldi ancora da certificare e spendere. “Sarebbe un delitto non farlo”, il monito dell'ex primo cittadino di Salerno oggi alla guida di Palazzo Santa Lucia. Come sempre, i tempi si annunciano particolarmente stretti. “Non so cosa riusciremo a fare, ma dobbiamo provarci”, le parole del governatore. In particolare, il buco nero sarebbe soprattutto quello riferito ai municipi destinatari dei decreti di accelerazione della spesa.

Non va meglio se il discorso si sposta sui cosiddetti “Grandi progetti”. Rispetto ai 2 miliardi e mezzo a disposizione, la spesa certificata si ferma a 800 milioni, di cui 700 relativi a Napoli. Il resto, buio totale. Non sono mancate critiche alla gestione precedente di Caldoro, durante la quale “decideva solo il capo di gabinetto, ora almeno abbiamo fatto un passo avanti”, le parole di De Luca. Il governatore andrà presto a Roma, con l'obiettivo di ricontrattare i termini per la certificazione della spesa. Caustico il commento di Caldoro, che ha affidato a twitter il proprio pensiero: “Con me – ha rivendicato l'ex presidente – abbiamo raggiunto i target e non abbiamo perso un euro. Con De Luca è già tragedia...”.

Infine, il presidente ha fatto cenno anche alla questione rifiuti: il Governo avrebbe assunto l'impegno a stanziare 700 milioni per lo smaltimento delle ecoballe. 

Giovanbattista Lanzilli