Ceniccola (Fi): «Consiglio provinciale 100% maschile: servirebbe modifica norma»

«Ipocrita che ci si affanni a inserire donne in lista: avanzerò una proposta in merito»

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Benevento.  

E' tutto al maschile il nuovo consiglio provinciale di Benevento, e Fiorenza Ceniccola, coordinatrice provinciale di Forza Italia Giovani, chiede che si apra una riflessione su questo: «Nel ringraziare di vero cuore i consiglieri comunali che hanno deciso di votare la mia persona mi chiedo: chi avrà la forza di chiedere una modifica della normativa vigente in merito alle percentuali di genere da garantire nella composizione delle liste per l’elezione del Consiglio Provinciale?

Una normativa che obbliga i partiti ad una affannosa ricerca di donne da inserire nella lista (almeno il 40 per cento) e che alla luce dei fatti risulta essere, almeno per la provincia di Benevento, una pura e semplice ipocrisia. In qualità di coordinatrice di Forza Italia Giovani per la provincia di Benevento mi farò carico di avanzare tale proposta in sede regionale e al Presidente Berlusconi che, a tal proposito, ha già dimostrato di avere atteggiamenti coerenti nella definizione della rappresentanza parlamentare.

E, a scanso di equivoci, mi corre l’obbligo di stigmatizzare che il mio unico rammarico in questa consultazione elettorale sia stato l’aver dovuto constatare l’assenza di un reale confronto, l’assenza di qualsiasi proposta politico-amministrativa alternativa alle mie idee-progettuali poste all’attenzione dei consiglieri-elettori per dare una vera prospettiva alla nostra provincia che deve fare i conti con una vera e propria desertificazione economica e sociale.

I dati pubblicati dall’ISTAT relativi al 2020 (oltre 5000 abitanti persi in un anno) e quelli rilevati dal “Sole 24 Ore” sulla qualità della vita ne sono la prova provata. Per non parlare del tasso di disoccupazione giovanile che ci fa conquistare un primato nazionale.

Dinanzi a tale scenario è fin troppo chiaro che l’ordinaria amministrazione non basta. Ci vuole una visione, un progetto che nessuno ha saputo delineare in questa consultazione elettorale al fine di realizzare nuovi scenari politici e programmatici per costruire un futuro di reale sviluppo».