Mario Pepe: «Pd nel caos? Lo avevo detto anni fa»

«L’alleanza alle regionali? L’ha decisa il livello nazionale, io non faccio capricci»

Benevento.  

«Macché maggiore attenzione? Chi andrà in Regione dovrà chiedere che al Sannio venga dato il doppio delle risorse finanziarie che si danno a Napoli, altro che attenzione». E’ Mario Pepe, leader di Centro Democratico, la formazione politica che fa capo a Tabacci, ex parlamentare del Partito Democratico, pronto a impegnarsi in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Ma di candidatura non vuol parlare: «A voi della stampa interessano solo nomi e numeri. Ma ora non ha molto senso parlare di candidati. Mi impegnerò, certo, ma indipendentemente dal fatto che io sia candidato o meno. Mi impegnerò per il partito».

Un impegno per il centro democratico, alleato, nella corsa a Palazzo Santa Lucia, con il Partito Democratico. Un matrimonio finito male, quello tra il Partito Democratico e Mario Pepe, molto male, e infatti, la domanda sull’alleanza quasi se l’aspetta: « Le alleanze le decide la direzione nazionale... io le rispetto e non faccio i capricci...» e in una sorta di remake del “dagli amici mi guardi Iddio che dal nemico mi gaurdo io” l’ex parlamentare la butta lì: «Non faccio i capricci... ma conosco bene i miei interlocutori: quello che posso fare è stare attento...».

Ma un affondo sulla situazione primarie Pepe non lo risparmia: «Se guardo al caos delle primarie posso dire di essere stato profetico quando ho abbandonato il partito: mi hanno sempre criticato, ma mi danno ragione con i fatti... il Partito Democratico è una suburra». Non in toto però, perché si sente netto il crack della lancia che Mario Pepe spezza in favore del sindaco di Salerno, dopo la condanna per la vicenda del termovalorizzatore: «De Luca deve andare avanti, senza alcun dubbio. E’ l’unico che può creare uno choc positivo per la Campania, lo choc di cui la Campania ha bisogno. Conosco bene il sindaco di?Salerno, anzi, posso dire di averlo fatto conoscere io a persone che ora vanno a stringergli la mano... non si può non sostenere una persona seria, e un sindaco bravissimo come De Luca».

Ma è la battaglia Sannio che interessa davvero all’ex parlamentare: «A prescindere da nomi, candidature, e beghe, quello che mi interessa è lavorare per il Sannio. C’è un dialogo da fare per questa terra e Centro democratico in questo senso si pone: raccogliere idee e proposte che possono creare un dialogo sul Sannio. Qui invece si va nel senso completamente inverso: si vanno a ridurre le province per risparmiare... è un pasticcio, un pasticcio dannoso peraltro se penso alla mortificazione che devono subire i dipendenti delle province».

E Mario Pepe, che di voti e pagelle s’intende, affibbia a Caldoro qualcosa di molto simile a una bocciatura: «Ha cercato solo di risanare, ma non ha portato un grande cambiamento e di certo non si possono fare solo tagli.?Per il?Sannio poi non mi sembra abbia fatto granché: avrebbero dovuto fare come hanno fatto per l’Alta Irpinia, ma non l’hanno fatto. E poi è lampante guardare quello che avviene con le risorse europee: invece di sfruttarle al meglio si perdono o non si utilizzano... sento discutere e filosofeggiare di come sfruttarle, ma poi non si va mai al lato pratico... Però con?Caldoro sono parzialmente d’accordo su una cosa... Le Regioni devono scomparire, ma non ha senso poi andare a creare le macroregioni: per il Sannio sarebbe un quadro peggiore di quello che è adesso».

Ma il cattivo funzionamento delle istituzioni in generale, secondo Mario Pepe, è da attribuire ai partiti: «I partiti dovrebbero aprirsi, dovrebbero presentare progetti di sviluppo, creare dialogo, sfruttare le giovani risorse... invece oggi non fanno nulla di tutto ciò, non si vedono scelte forti. Il mio impegno è proprio questo: proporre, dare idee, soprattutto per i giovani, che devono tornare a essere protagonisti».

di Cristiano Vella