Strategie culturali a Benevento, M5S contro scelte amministrazione uscente

Mollica: "Studiare innanzitutto la storia dei suoi fallimenti passati e presenti"

strategie culturali a benevento m5s contro scelte amministrazione uscente
Benevento.  

“Una città che aspira a diventare capitale italiana della Cultura deve studiare innanzitutto la storia dei suoi fallimenti passati e presenti, delle sue mancate o inefficaci progettualità e strategie”. Così in una nota Anna Maria Mollica, capogruppo del M5S al Comune di Benevento e componente delle Commissioni Istruzione e Cultura.

“Grazie all’avventata presentazione da parte dell’amministrazione Mastella di un 'frettoloso' dossier nel 2017, Benevento è stata bocciata per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2020. Il nuovo bando ministeriale – spiega poi la consigliera comunale - ha escluso la nostra città dalla possibilità ravvicinata ad ulteriori partecipazioni e, così, Benevento resta tristemente a guardare l’elenco delle 24 città che si sono candidate a “Capitale italiana della Cultura 2024”, titolo che significa anche l’assegnazione di un contributo statale di un milione di euro.

È trascorso un decennio dal riconoscimento UNESCO, ma la Chiesa di Santa Sofia ha ancora problemi di individuazione della proprietà e di orari di apertura, il Chiostro necessita di riattivazioni strutturali e multimediali, il Campanile è tornato nella disponibilità dei colombi.

Il Museo del Sannio, inoltre, continua ad essere usato dai turisti anche per i suoi bagni, considerato che non si riesce ad installare quelli pubblici autopulenti, richiesti da tempo dal MoVimento 5 Stelle”.

Il periodo pandemico e le elezioni in arrivo “hanno purtroppo accentuato il già radicato atteggiamento di indisponibilità della maggioranza ad un lavoro necessariamente condiviso di progettazione della ripartenza. L’ex assessore Picucci – ricorda Mollica - promise soltanto gli Stati generali della Cultura e del Turismo, mentre l’assessora Del Prete non punta su forme di partecipazione, nemmeno su quelle previste dallo Statuto comunale, e non è disposta a ricominciare da quel G8 della Cultura attivato da Rete Campus.

Nel 2014 fu approntato un accurato piano turistico, di cui si è persa traccia. Nel 2018 arrivarono in città 130 scienziati per un loro congresso internazionale promosso dalla Sistur (Società Italiana di Scienze del Turismo): occasione imperdibile, ma regolarmente perduta – conclude Mollica -, per farsi aiutare a trasformare il potenziale turismo in economia, trasformando il Sannio 'da territorio a destinazione', per sintetizzare col titolo di un dossier realizzato da Confindustria e Unifortunato”.