“Anche l’ultimo processo che riguardava appalti e dirigenti del Comune di Benevento, che hanno avuto a che fare con la mia amministrazione, è finito con assoluzione di tutte le parti in causa, peraltro, come spesso è accaduto in questi anni, con la formula perché il fatto non sussiste”. Così l'ex sindaco di Benevento, Fausto Pepe, commenta la vicenda giudiziaria che si è conclusa qualche ora fa con l'assoluzione di una serie di persone chiamate in causa per alcuni appalti che secondo l'accusa erano stati affidati in maniera non lecita dietro mazzette.
Processo terminato a Benevento con l'assoluzione piena degli imputati. Ed è per questo che l'ex primo cittadino rimarca come “l’ennesima volta che la Giustizia giudicante evidenzia che quell’Amministrazione, che ho avuto l’onore di guidare, è stata corretta nell’operare, e questo non può che rendermi orgoglioso.
La politica non ha mai voluto seriamente analizzare o affrontare le questioni che sono emerse in quegli anni, e lo stesso PD, il mio partito, non ha mai veramente approfondito o difeso il nostro operato, e questo è stato uno sbaglio.
Opere pubbliche realizzate in tutta la città in tempi rapidi, e soprattutto finalizzate ad ottenere il riconoscimento dell’Unesco per Santa Sofia, che il 25 giugno festeggerà il decennale.
A tali manifestazioni, Mastella e la sua amministrazione, con grande spregio istituzionale – tuona poi fausto Pepe -, non ha pensato di coinvolgere il Sindaco protagonista del riconoscimento Unesco, continuando nella sua missione di cancellare i meriti del passato e le verità storiche.
Ponti realizzati, auditorium, teatri, rigenerazione urbana dei quartieri, Zona Franca Urbana, cooperative di quartiere che curavano il verde, Piano Regolatore, insomma una città viva, libera ed in movimento, con tanti protagonisti beneventani.
Certa cattiva e spudorata politica si è invece avvantaggiata di quelle inchieste giudiziarie, che hanno visto coinvolta a vario titolo la precedente amministrazione, raccontando tante bugie e messo in atto tante cattiverie, fino al licenziamento gratuito e immotivato dell’Avv. Mancini, assolto due giorni fa con formula piena.
Mastella – conclude l'ex primo cittadino di Benevento - ora dovrebbe avere il coraggio di spiegare le ragioni di quelle scelte, e dire la verità su quelle prese di posizione, e non solo partecipare a inaugurazioni delle opere del PIU Europa, oggetto di quell’inchiesta, come il ponte Tibaldi.
Infine, negli anni della mia amministrazione è prevalso un motto: 'poche chiacchiere e tanto lavoro', oggi è di tutta evidenza invece che siamo di fronte a 'tante chiacchiere e poco lavoro', fatto peraltro anche male, come nel caso del Programma delle Periferie.
Mastella spieghi almeno questo alla città, e cioè chi è il promotore del progetto di Piazza Risorgimento e del Terminal, e anche come lo è diventato! Siamo in attesa di sapere!”.