Tibaldi: «Mastella? Ha fatto errori, ma daremo una mano»

L'esponente del Nuovo Psi: «Invece di rifiugiarci nel "l'avevo detto" vogliamo dare contributo»

tibaldi mastella ha fatto errori ma daremo una mano
Benevento.  

Nessuna volontà di nascondere la polvere sotto il tappeto, ma quella di contribuire a elminarla, quella polvere, sì. E' quel che trapela dalla disamina di Raffaele Tibaldi del Nuovo Psi, che spiega l'appoggio all'amministrazione uscente.
Amministrazione che secondo Tibaldi e il Psi ha commesso una serie di errori, ma il contributo è volto a limarle quegli errori senza limitarsi a sottolinearli: «Dopo aver constatato la totale incapacità delle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra di articolare una qualsiasi proposta per il governo della Città di Benevento e dopo aver verificato anche la assenza di proposte programmatiche “civiche”, abbiamo deciso di dare il nostro contributo alla conferma dell’Amministrazione uscente. Siamo ben consapevoli che negli ultimi cinque anni Benevento non è stata amministrata nel miglior modo possibile.

La dichiarazione iniziale di dissesto, le infinite fibrillazioni nel Consiglio Comunale, il continuo avvicendarsi di assessori e le “distrazioni” del Primo cittadino, non hanno consentito alla Amministrazione attuale di imprimere la svolta che i Beneventani si aspettavano dal nuovo Sindaco. Nulla è cambiato nelle contrade, nulla è cambiato a Piazza Duomo e a Piazza Commestibili, nessuna politica di aiuto al commercio è stata posta in essere, nessuna integrazione con il sistema universitario c’è stata, soprattutto non è stata individuata la scelta politica per lo sviluppo della Città. Indubbiamente il disastro del Covid-19 ha pesato moltissimo in questo mediocre scenario ma altrettanto indubbiamente la pandemia, prima o poi, se ne andrà e Benevento non potrà farsi trovare impreparata.

La nostra cultura riformista ci impone di dare una mano anziché di rifugiarci in una comoda opposizione e nel “l’avevo detto io….” Benevento merita di più. Siamo da sempre convinti che basta poco per farla tornare quella città laboriosa, viva, affascinante, poliedrica di pochi decenni fa. Le sue naturali attitudini archeologiche e culturali, il suo unico paesaggio fluviale, la sua storia, la sua posizione geografica, il senso innato dell’ospitalità e la propensione al lavoro dei suoi abitanti, fanno di Benevento una Città unica. Dovremo rilanciare le attività commerciali nel centro storico, imbastire un dialogo proficuo ed intelligente con l’Università ed il Conservatorio, far rivivere i fasti clamorosi di Città Spettacolo senza scadere negli eccessi da sagra paesana e senza l’artifizio degli spettacoli da cassetta.

Dovremo anche potenziare i servizi per i cittadini, trasporto pubblico, viabilità e parcheggi. Dovremo riuscire, a tutti i costi, a reintegrare l’organigramma del personale comunale. Dovremo individuare una politica di salvaguardia del verde pubblico. Insomma dovremo lavorare parecchio per consegnare ai nostri figli e nipoti, una Benevento rinnovata, attrattiva, produttiva e con una classe dirigente degna della sua millenaria Storia. È un gravoso impegno. Da parte nostra c’è tutta la volontà di portarlo a termine, senza l’uso di ricette miracolistiche e individuali ma con l’aiuto di tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Benevento, con sedute collegiali per la predisposizione di un programma di consiliatura».