"Oltre la Card sanitaria serve programmare ripartenza"

Le proposte del coordinatore regionale di 'Meritocrazia Italia Campania'

oltre la card sanitaria serve programmare ripartenza
Benevento.  

“Vinca la pianificazione”. Così Giuseppe Cataldo, coordinatore regionale di 'Meritocrazia Italia Campania', che rilancia la proposta del movimento per una ripresa dell'economia del territorio che rivolga attenzione anzitutto alla sanità, ma allo stesso tempo ai settori più colpiti dalla crisi derivante dall'emergenza covid.

“Abbiamo già espresso più volte il nostro parere favorevole ad ogni iniziativa volta alla gestione proattiva dell’emergenza pandemica in corso – commenta l'esponente sannita del movimento - e ad un rilancio dei settori in sofferenza, tra questi le attività ricettive, intese in senso ampio, che in Campania restano asset fondamentale. Prendiamo, quindi, l’iniziativa della Card sanitaria Campana in questa direzione, nonostante le mille disquisizioni possibili sulla tempistica e le disparità oggettive, così come realizzata, di opportunità tra cittadini. Ci preme sottolineare altresì come altri e più ampi dovrebbero essere gli ambiti di programmazione per consentire una riapertura di tali attività duratura, sostenibile ed auspicabile”.

Di qui la necessità per “affrontare la prossima stagione estiva e per dare respiro a settori fortemente provati, non ripetendo gli errori della scorsa estate, si agisca ora approfittando del protrarsi dei divieti annunciati fino al mese di maggio”.

Dunque secondo l'esponente di 'Meritocrazia Campania' “il problema vero non è basato sulla questione 'Card o non Card' ma su quali siano le azioni più opportune da mettere in campo”. Ed aggiunge: “Identifichiamo, per tali ragioni, in due le attività da svolgere: una riguardante l’emergenza sanitaria in essere che dovrà avere sempre più una gestione territoriale e sub territoriale, con un protocollo specifico in grado di suggerire in modo oggettivo ai sindaci eventuali chiusure, l'altra riguardante lo stabilire un piano organico regionale che, prendendo esempio come base di confronto da protocolli già ben collaudati, possa essere applicato in modo uniforme su tutto il territorio regionale”.

L'invito, pertanto, è a “programmare una 'nuova normalità' che possa contemperare le esigenze sanitarie con quelle legate ad una ripresa economica che, comunque, riteniamo sarà sofferta e lenta. E’ indiscusso, infatti, che tutta la filiera delle attività ricettive sia in un forte stato di disagio e che questo genererà ricadute durature non facilmente sanabili, se non attraverso azioni coraggiose e volte ad un’immediata ripresa. Si favorisca, inoltre, per completezza di azione un flusso di prossimità, anche attraverso incentivi”. Temi e proposta rispetti ai quali viene ribadita disponibilità al confronto: “Avendo, già in passato, più volte avanzato proposte, come base di confronto, continuiamo a dare la nostra disponibilità ad ogni tavolo politico - tecnico, mettendo a disposizioni della collettività e in modo totalmente gratuito le nostre migliori competenze e professionalità”.