Regione firma protocollo Unione Comuni Ufita, Rfi e Invitalia

Mazzoni: Sottoscrizione è il tratto finale di un laborioso percorso iniziato nel luglio del 2016

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Benevento.  

"La sottoscrizione è il tratto finale di un laborioso percorso iniziato nel luglio del 2016, con la sottoscrizione del Patto per lo Sviluppo della Campania". Così l'onorevole Erminia Mazzoni (Città Aperta) interviene dopo che la Regiona Campania ha sottoscrtitto un protocollo d'Intesa con i Comuni della Valle d'Ufita, Rfi e Invitalia per la realizzazione dell'alta velocità e alta capacità ferroviaria Napoli - Bari. 
"L’obiettivo era ed è la valorizzazione e il rafforzamento produttivo attraverso la selezione di progetti volti all’innovazione di processo e di prodotto e alla istituzione delle Zes.
L’Unione Terre dell’Ufita - ha rimarcato l'onorevole Mazzoni - ha colto subito l’occasione della Na/Ba e ha avuto il merito di un attivismo concreto e fattivo che l’ha portata ad essere individuata dalla Regione tra le aree ammissibili alle agevolazioni finanziarie per le aree industriali nonché incluse nella Zes, sino a qualificare il proprio territorio come Polo delle aree interne funzionale alla rete di polarità logistiche dei grandi terminal marittimi, caratterizzanti la istituzione delle Zes. È un esempio virtuoso di attivismo e capacità istituzionale che, purtroppo,a noi sono mancati nonostante il monocolore politico della filiera istituzionale, che ha lasciato cadere nel disinteresse anche l’area industriale di Ponte Valentino, inserita nella ZES. Infatti, dopo aver candidato tra il 2009 e il 2015 Benevento per la realizzazione della Piattaforma logistica del Sannio, creando così un presupposto per agganciare l’alta velocità/alta capacità, abbiamo perso vigore e tutto si è arenato". Poi un affondo da parte dell'esponente di Città Aperta: "Siamo l’unico territorio escluso dal Piano di Sviluppo Strategico Regionale. Ecco perché Benevento per ora deve accontentarsi di veder sfrecciare i treni veloci della Na-Ba senza afferrare nulla se non l’ennesima promessa di progetti futuri. Abbiamo perso sicuramente un primo treno. Chissà se saremo in grado - conclude Mazzoni - di prendere il prossimo attrezzandoci per dare al nostro territorio una vocazione che ci consenta di rientrare concretamente non solo nel circuito delle compensazioni, che ci toccano in cambio della cessione dei nostri terreni per l’attraversamento dell’AV, ma anche nel più vasto disegno di sviluppo produttivo regionale. Oggi abbiamo con Fernando Errico un delegato per il Sannio al quale tocca il compito di riattivare i progetti e di stimolarne eventualmente di nuovi per uscire dall’isolamento nel quale siamo caduti".