Alta capacità e logistica, Pepe: troppo disinteresse

L'ex sindaco bacchetta i rappresentanti degli enti locali

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Benevento.  

Troppo disinteresse e silenzio dai rappresentanti degli Enti Locali sulla questione Alta Capacità e Logistica. Li mette in evidenza Fausto Pepe, ex sindaco della città che interviene sulla questione: “Ho letto – scrive - la nota stampa dei firmatari il Protocollo di Intesa (Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Consorzio ASI e i Comuni di Ariano Irpino, Grottaminarda, Flumeri, Frigento e Melito) sulla questione alta Capacità Napoli- Bari, e ritengo utile formulare qualche considerazione.

Il Protocollo in sintesi prevede di chiedere alla Regione Campania di intervenire per la realizzazione di una logistica collegata alla stazione ad Alta Velocità-Capacità “Hirpinia” nella Provincia di Avellino. Il fatto che sindacati e sindaci di quell’area, chiedano alla Regione Campania di intervenire per “favorire” il territorio avellinese, mi sembra assolutamente normale. La cosa davvero mortificante è invece il disinteresse e il silenzio mostrato dai “nostri” rappresentanti degli Enti Locali.
La logistica è una importate e produttiva funzione territoriale collegata alla linea ad alta Capacità Napoli- Bari, che ricordiamolo resta l’opera infrastrutturale più importante degli ultimi anni e non solo per il mezzogiorno d’Italia, e che in prospettiva vuol dire lavoro.

Il Comune di Benevento già per tempo ha promosso atti amministrativi per favorire tale insediamento nel Sannio, ed in particolare nella zona industriale Olivola-Roseto, ove era previsto un braccio ferroviario che avrebbe dovuto collegare quelle aree alla Stazione centrale della Città, come atto “compensativo” di RFI. Con deliberazione n. 300 del 19/03/2010 la Regione Campania (Presidenza Bassolino) aveva peraltro approvato e reso “coerente” con la programmazione dei fondi europei, lo “Studio di fattibilità per la realizzazione della Piattaforma logistica della Provincia di Benevento”. Inoltre il Comune di Benevento nell’anno 2009 aveva già approvato lo stesso “Studio di Fattibilità” e candidato di fatto Benevento ed il Sannio ad essere protagonisti della funzione logistica collegata alla tratta ferroviaria ad Alta Velocità/Capacità Napoli-Bari, così come in tempi successivi aveva fatto anche l’Ente Provincia.

In questi anni tutto questo certosino lavoro non è stato più rivendicato, e la cosa peggiore è che territori limitrofi stanno proponendo alla regione Campania la stessa opzione di sviluppo e crescita territoriale, già da noi acquisita anni prima.

Nel Documento Strategico Regionale 2007-2013 venne introdotto l’obiettivo di migliorare la competitività territoriale attraverso il completamento del sistema primario e secondario delle reti viarie, ferroviarie, ed interportuali lungo l’asse longitudinale Nord-Sud e lungo l’asse orizzontale Est-Ovest e loro interconnessioni.

Lo stesso Documento Strategico prevedeva, lungo la tratta Napoli-Bari, lo sviluppo di “aree localizzative e di eccellenza” integrate nel sistema logistico regionale e sovra regionale. In questa ottica di sviluppo si pensò a candidare Benevento ed il Sannio quale nodo più importante di logistica delle aree interne.

Oggi che l’Alta Velocità-Capacità Napoli-Bari sta diventando realtà, e voglio ricordarlo anche grazie al lavoro dell’On. Del Basso De Caro già Sottosegretario di Stato alle infrastrutture, il nostro territorio sta perdendo il suo ennesimo “treno” per lo sviluppo, nel totale disinteresse di questa classe politica attuale che guida i maggiori Enti locali del Sannio.

Nessuno ha la capacità di rivendicare, o semplicemente di ricordare il lavoro e gli atti già posti in essere nel tempo, peraltro approvati e resi coerenti non solo dalla Regione Campania, ma anche dal Ministro delle Infrastrutture, che nel 2009 individuava Benevento come Città-Leader del sistema territoriale denominato “cerniera interna del corridoio “Roma-Napoli-Caserta-Bari”. Forse quelli erano davvero tempi “diversi”, si aveva la capacità di progettare, di sognare il futuro ma soprattutto di utilizzare gli scranni istituzionali per valorizzare i territori”.