«Altro che patriota... Si dice che Dio salva l'umanita' nonostante le trasgressioni degli uomini perche' ci sono almeno dieci persone che riscattano il genere umano. Ma Renzi non e' tra quelle dieci persone". Clemente Mastella succede a Matteo Renzi come ospite a 'Mezz'Ora In Piu'' su Rai3 e controbatte alla qualifica che il leader Iv si e' appena dato. "Non ho gettato la spugna, continuo", assicura comunque il sindaco di Benevento quanto all'operazione dei 'costruttori' per il governo che ha spiegato di aver detto di voler sospendere l'operazione in un momento di rabbia per gli insulti ricevuti. "La senatrice Lonardo, mia moglie fa il ministro della famiglia in casa nostra", precisa con una battuta per allontanare sospetti di scambi di poltrone". Si torna a parlare di Renzi e Mastella gli manda a dire: "Mi sono dimesso io, tu hai fatto dimettere gli altri. E - puntualizza - non ho fatto cadere la legislatura, che cadde per Turigliatto e gli altri".
"Renzi ha tentato di portare i suoi a votare contro, ha avuto un dissenso interno e si e' acconciato sull'astensione per trattare, altro che patriota". ha spiegato.
E ancora: «Per quanto mi riguarda, poiche' ritengo che il paesaggio politico cambiera', mi muovero', con le poche stille di forza che ho ancora in questo mio crepuscolo di vita umana e politica per creare un movimento". Clemente Mastella tocca corde intimiste ma il messaggio che arriva dal collegamento per 'Mezz'ora In Piu'' su Rai3 ha contenuti piu' concreti, politicamente parlando. Archiviata, a quanto pare, quella regia dell'operazione 'costruttori' cui pure si era detto disponibile, l'ex ministro assicura "continuo" forse pero' con uno sguardo volto al futuro, anche se abbastanza prossimo. Ecco allora quel movimento "che si chiamera' 'Meglio noi, per l'Italia'. E visto quello che sta accadendo - annota Mastella - credo che un po' di consenso lo registrera'...". "Non sono legato all'esperienza del partito parlamentare, che senza agganci nelle realta' territoriali non puo' esistere. Io vorrei farcela e dare l'ultima parte di consistenza, per quello che mi rimane, a creare questa area, che e' di centro", e qui Mastella lancia un preciso segnale all'attuale centrosinistra: "Perche' se Renzi, Zingaretti, Di Maio, Leu pensano che dopo quello che e' successo possono vincere le elezioni, quando saranno, invece le perderanno in maniera inesorabile" e allora, avverte, "c'e' bisogno di un'area centrale che dia una mano". "Come avvenne con il mio Udeur che prendeva 300 mila voti in Campania e consentiva al Pd dell'epoca di essere maggioranza in Italia", una notazione forse non solo di retrospettiva. "Mi auguro che Conte animi come De Gaulle, a distanza, e trovare i vari Chirac in giro", dice Mastella quanto a un altro futuribile partito, quello 'del premier'. Con un'avvertenza in piu' per gli attuali protagonisti: "Questi 'responsabili' hanno piu' consenso popolare nelle realta' regionali di Renzi negli ultimi tempi. Lui ha preso 60 mila in Toscana, io 105 mila qui".