Nuovo intervento di Reale che critica le ultime mosse dell'amministrazione: "Mentre impazza il covid, il San Pio esplode e si riapre Cerreto ma, dotato solo di qualche scatola dell'allegro chirurgo, il sindaco e i suoi non vanno oltre il regalare qualche delega sancendo di fatto un accordo con parte del Pd e l'elemosinare un endorsement di De Luca. Figlio.
Un dettaglio quest'ultimo che ci fa essere, qualora ce ne fosse bisogno, orgogliosi della scelta di non svendere la storia e i valori di Forza Italia per diventare la claque costretta ad applaudire "ad usum delphini".
Questo in un momento in cui il San Pio è strapieno con 113 pazienti covid ricoverati, ben oltre la sua capienza, mentre il contagio è ai massimi livelli, e mentre si annuncia la riapertura dell'ospedale di Cerreto con vari asterischi: insomma riapre, ma non ora perché non ci sono medici e infermieri, non per il covid e come "ospedale di comunità"...manca poco che venga annunciato che i reparti saranno dotati di scatole dell'allegro chirurgo.
Completa il quadro l'ospedale di Sant'Agata che potrebbe essere utilizzato per il covid, ma ad oggi resta in un limbo e l'assenza di strutture per gli asintomatici: la sanità sannita viene ancora una volta trattata come se non fosse parte della Regione ma non si fa nulla. Era stato chiesto di convocare l'assemblea dei sindaci e non si è fatto, era stato chiesto di utilizzare una delle numerose strutture del territorio per gli asintomatici che non avevano modo di fare l'isolamento, cosa che avrebbe consentito magari di recuperare strutture e lasciarle dopo l'emergenza al territorio, ma nulla: solo ordinanze improbabili, ancor più improbabili nomine e la ricerca delle carezze dei rampolli...che tristezza".
Reale: "Picco covid, ma si guarda a deleghe e alleanze"
Il j'accuse dell'ex assessore
Benevento.