"Crediamo sia arrivato il momento di invertire questa pericolosa tendenza. Non ci va di star fermi ad osservare una comunità smarrita e scombussolata da scelte stravaganti e poco ragionevoli. E pertanto provvederemo a protocollare una richiesta di Ordine del giorno in Consiglio comunale per discutere e individuare possibili interventi a sostegno dell’economia locale". questo l'annuncio dei consiglieri comunali di opposizione Delia Delli Carri e Italo Di Dio che puntano il dito anche contro l'ultima ordinanza del sindaco Mastella che prevede il divieto di fumo praticamente in tutte le aree pubbliche.
Tornando alle misure, i due esponenti dell'opposizione spiegano: "abbiamo già redatto una serie di proposte sulle quali confrontarsi (onde evitare che qualche collega di maggioranza faccia partire sempre lo stesso disco dove dice che sappiamo solo criticare) e che, prima di presentarle in Consiglio quale atto di indirizzo, sottoporremo all’attenzione degli altri consiglieri di minoranza, ai quali anticipiamo il consueto invito alla collaborazione e alla condivisione".
Sull'ordinanza antifumo Di Dio e Delli Carri tuonano: "In piena emergenza-Covid, il primo cittadino regala un’altra delle sue perle, da tempo iniziative mirate più ad occupare la scena mediatica che votate alla efficace risoluzione dei problemi. Provvedimenti che rinfocolano quel tenebroso clima di paura che attanaglia da mesi i beneventani, sottoposti costantemente a stressanti richiami attraverso post allarmanti sui social, telefonate di monito, annunci e prediche come se si stesse avvicinando la fine del mondo. Il virus è tra noi e ne siamo consapevoli, così com’è giusto e responsabile manifestare una certa preoccupazione per la sua diffusione e invitare le persone ad adottare tutte le precauzioni del caso. Ma spaventare la popolazione con la sua contraddizione comunicativa disorienta e crea imbarazzo, perché le persone fanno fatica a seguirlo e l’impressione è che lui stesso abbia le idee un po’ confuse. Mastella prima contesta a gran voce le misure del governo nazionale per guadagnarsi i favori della platea, poi con le sue decisioni le inasprisce ulteriormente".