Città Spettacolo, Patto Civico chiede chiarimenti

L'interrogazione del gruppo consiliare

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Benevento.  

La richiesta di chiarimenti in merito all'ultima manifestazione di Città Spettacolo. Su questo verte l'interrogazione del gruppo consiliare Patto Civico, inoltrata alla segreteria generale del Comune di Benevento.

Luca Paglia, Anna Rita Russo, Luigi Scarinzi e Vincenzo Sguera chiedono di conoscere se è vero:
“che il Comune di Benevento ha affidato alla Promomusic, società di Orta di Atella (Caserta), 138.600 euro per gli spettacoli di Gabbani, Ghali e Geolier;

che il programma della Rassegna Città Spettacolo è stato approvato dal Tavolo Tecnico, in virtù di una relazione tecnica del Comune, senza la partecipazione della Prefettura e ciò nonostante i rischi di assembramento per i concerti di due artisti, Ghali e Geolier, molto seguiti da un pubblico di adolescenti;

che dopo le proteste di varie associazioni e la presa di posizione contraria della Regione Campania, è intervenuto in via definitiva il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza su proposta del Prefetto che ha disposto l'annullamento dei concerti di Geolier e Ghali per motivi di sicurezza legati all'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19;
che per i due artisti è stato concordato con l'agenzia Promomusic di Orta di Atella il pagamento di un compenso complessivo pari a 97.400 euro.

In ogni caso, chiedono di sapere: se il Comune di Benevento ha firmato un contratto vincolante con la società Promomusic per il pagamento della somma di cui sopra; se, visto che la Regione Campania non ha approvato i due concerti e che ne è stato disposto l'annullamento, sarà il Comune a dover provvedere all'eventuale totale o parziale liquidazione del compenso ai due artisti.

In ultimo, chiedono che venga reso noto, nei dettagli, il costo dell'intera rassegna Città Spettacolo, visto che l’ammontare preventivato per questa edizione 2020 era di 550 mila euro - dei quali 400 mila a carico della Regione, 80.000 di SCABEC e 70.000 tra vendita biglietti e fondi del Bilancio Comunale (in parte destinati alla tutela dei monumenti) -, mentre non risulterebbero sponsorizzazioni, nonostante gli avvisi pubblici”.