Le Regionali sempre terreno di scontro tra i dem sanniti

Oggi la contrapposizione De Caro - Del Vecchio. Palumbo: "Basta, ci si confronti su idee"

le regionali sempre terreno di scontro tra i dem sanniti
Benevento.  

Cabala o destino coi suoi corsi e ricorsi storici: sta di fatto che le regionali, nel Sannio, diventano sempre territorio di scontro, a sinistra e tra i dem in particolare. Il 2015 fu l'anno della battaglia tra Pepe, allora sindaco della città che avrebbe volentieri voluto candidarsi a Palazzo Santa Lucia e De Caro, che preferì far convergere la federazione sul nome di Mino Mortaruolo, poi eletto.


Tra le fila dei decariani all'epoca c'era Raffaele Del Vecchio, vicesindaco della città e sindaco in pectore per il post Pepe visto che nel 2015 non era ancora all'orizzonte la candidatura di Mastella e di fatto il centrosinistra non aveva avversari.


Oggi De Caro è ancora di fatto il maggior azionista del Pd sannita, e a dargli battaglia è proprio Raffaele Del Vecchio, sfilatosi dall'area maggioritaria per provare a crearne una nuova, di matrice zingarettiana. Negli ultimi giorni lo scontro si è fatto particolarmente aspro: di pensiero inutile Del Vecchio ha accusato De Caro, riferendosi alla contrapposizione al governo regionale del Pd sannita, di essere senza pensiero e vivere di quello altrui, a seconda della convenienza, è stata la replica decariana.


Nello scontro si inserisce Italo Palumbo, componente della segreteria regionale, che interviene a sostegno dell'ex sottosegretario: “Chi ha fatto parte di un «cerchio magico» ed ha «beneficiato» di quanto è avvenuto negli anni passati, forse dovrebbe avere una maggiore cautela nell’esprimere posizioni liquidatorie che non appaiono credibili. Chi vuole difendere il PD lo sostiene e non lo avversa. Chi, pur ricoprendo ruoli nel PD, ha fatto scelte contro, candidandosi in liste «pseudo civiche», è evidente che guarda non alla politica e alla difesa del nostro territorio ma alla sua possibile carriera politica”.
E per Palumbo non c'è scontro con De Luca, ma confronto: “ Per quanto ci riguarda il confronto che il PD Regionale avrà con De Luca, sarà impostato sul rispetto reciproco sapendo che De Luca non è un civico ma un iscritto al Partito Democratico. Il meccanismo perfido di creare la contrapposizione tra la federazione PD di Benevento, il suo gruppo dirigente, nei confronti del Presidente De Luca per allargare la propria possibilità di avere «riconoscimenti futuri» non è utile. Creare oggi avversari di De Luca, tra l’altro da questi mai indicati, è un gioco spregevole che non si appartiene alla politica alta. Per il passato ci sono state critiche della federazione di Benevento, condivise da tutto il gruppo dirigente. Non giochiamo a chi è più amico di De Luca, il PD di Benevento è in campo con De Luca per una rinnovata politica e per un governo regionale che continui a cambiare in positivo la nostra Regione”.


E non c'è, secondo Palumbo, nemmeno una deferenza rispetto a De Caro, ma appunto, collaborazione: “Il nostro partito è fatto di uomini e donne che hanno una loro dignità. È composto da Sindaci che svolgono quotidianamente con abnegazione il loro ruolo. Tutti questi non sono vassalli di Del Basso de Caro come pensa Del Vecchio, essi concorrono liberamente a fare forte il Partito Democratico. Il partito nazionale e quello provinciale hanno espresso il loro giudizio positivo sul lavoro svolto dall’On.le Del Basso De Caro nella qualità di sottosegretario e i cittadini del Sannio gli sono grati per le ingenti risorse che egli è riuscito ad impegnare per le aree interne della Regione e soprattutto per la nostra provincia «mai così tanto attenzionata dal governo nazionale».


E Palumbo ricorda quando anche Del Vecchio, da candidato sindaco, criticava De Luca: “il candidato sindaco del centro sinistra si lamentò della ingerenza negativa del governatore della Campania De Luca che, a suo dire, non lo avrebbe sostenuto adeguatamente avvantaggiando di fatto Mastella. Va ancora ricordato che chi si erge a paladino difensore del governatore, fu tra i promotori del documento critico che la federazione del PD di Benevento avanzò nei confronti del governatore stesso per chiedere una maggiore attenzione verso le aree interne”.


Infine la previsione di Palumbo: “ Delle liste civiche non ci sarà più traccia, come tra l’altro dimostrato già con la passata legislatura. Conterà il rapporto che si costruirà con il territorio, con le istituzioni locali, con i movimenti, il mondo del lavoro e delle professioni, con gli eletti e con le forze politiche presenti in consiglio regionale, di cui il PD sarà forza fondamentale”.