Panza: negli ultimi 10 anni persi 14mila posti di lavoro

Per il candidato della lista Fare Democratico: lavoro e sanità le priorità da affrontare

panza negli ultimi 10 anni persi 14mila posti di lavoro
Benevento.  

"Le problematiche principali che dobbiamo affrontare nel Sannio, con la massima urgenza, riguardano soprattutto il lavoro e la sanità”.
Va dritto ai nodi più difficili da sciogliere Floriano Panza, candidato sannita, con Giulia Abbate, della lista Fare Democratico - Popolari per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020.
Nei giardini della Rocca dei Rettori la presentazione del programma introdotta dal coordinatore Giosy Romano e con l’assessore Attività Produttive e Ricerca Scientifica della Regione Campania, Antonio Marchiello, che ha spiegato le caratteristiche dei candidati "scelti tra le eccellenze in grado di rappresentare le istanze del territorio per averlo già governato con competenza".

Emergenza lavoro e i giovani sanniti costretti ad emigrare senza prospettive concrete il cardine dell'intervento di Panza che ha spiegato: “ Negli ultimi 10 anni la provincia di Benevento ha perso 14mila posti di lavoro, un dato che spiega meglio di tante parole il ritardo che stiamo accumulando in termini di occupazione.
La mia esperienza di sindaco mi ha permesso di toccare con mano il problema di tanti giovani che dopo la laurea nelle nostre università hanno una sola possibilità: emigrare. Quando incrocio gli sguardi delle persone che incontro, percepisco la tristezza di chi ha un figlio, un fratello, un amico lontano dalla sua terra. Se vogliamo ripartire, dobbiamo mettere al centro del dibattito il lavoro, investendo nella banda ultralarga, stimolando il turismo ed il rilancio dei borghi sanniti.
Un progetto, denominato RiAbitare, che a Guardia Sanframondi abbiamo già sperimentato con successo. Tradotto in numeri: 250 stranieri che negli ultimi sei anni hanno comprato casa a Guardia e si sono trasferiti nel centro storico, lavorando in smart-working grazie prima al wi-fi gratuito ed ora alla banda larga.

Nel Sannio abbiamo borghi meravigliosi con migliaia di terreni e case, di proprietà comunale e privata, da mettere a disposizione di chi vuole ritornare a casa o restare nella propria terra. Occorrono infrastrutture materiali ed immateriali, ma soprattutto un cambio di mentalità. La banda larga deve essere estesa a tutta la provincia sannita per non lasciare indietro nessuno. La Regione Campania deve sostenerci, aiutandoci a valorizzare le tradizioni ed i prodotti di eccellenza che ci invidiano in tutto il mondo".

Panza lancia l'allarme sulla sperequazione territoriale oggi esistente nell’erogazione dei servizi sanitari. “I sanniti non sono figli di un dio minore! Non c’è famiglia nel Sannio che in questi anni non sia stata costretta a sobbarcarsi enormi costi sociali per la mobilità derivante dalla carenza di presidi sanitari sul territorio. Anzi, per molte patologie la mancanza di tempestività degli interventi ha rappresentato un serio rischio per i pazienti. Il discrimine per i sanniti passa per una gestione non ottimale dei pazienti oncologici e dei pazienti con patologie cardiovascolari, in modo particolare. Una battaglia politica in campo sanitario che mi sento di affrontare a prescindere dal risultato elettorale, come già fatto in passato.
Le priorità sono, senza dubbio, l’attivazione della medicina nucleare finalizzata alla gestione ottimale del paziente oncologico e l’apertura finalmente della super unità coronarica, la Superutic. I viaggi della speranza dipendono anche dalla qualità delle prestazioni e dalle liste d’attesa che lo scarso personale in servizio non può riuscire a fronteggiare. Ogni evidenza scientifica raccomanda per singole patologie la tempestività dell’intervento. Il gap oggi esistente nella rete cardiologica e nel contrasto alle patologie oncologiche e gastroenteriche, impone il potenziamento degli organici e l’aumento dei posti letto al fine di garantire livelli essenziali di assistenza (LEA) a tutti i cittadini. Il Sannio non può essere considerato sempre un territorio di serie B. I nostri operatori sanitari avrebbero diritto ad un monumento ma l’eccellenza, dal punto di vista della sanità, arriva solo con le alte specializzazioni. Non parliamo di sogni ma di qualcosa di realizzabile, considerato che a pochi chilometri da Benevento ci sono due reparti di Cardiochirugia solo ad Avellino ed uno a Campobasso.

Non dobbiamo rinunciare alla dignità del nostro territorio e non dobbiamo dimenticare che il Sannio rappresenta da solo il 25% della Campania. Come mi ha ricordato il governatore De Luca nel momento della mia candidatura, con il binomio Sannio-Falanghina abbiamo sperimentato un’occasione più unica che rara, diventando per un anno la provincia italiana più citata sulla stampa nazionale ed internazionale. Una opportunità straordinaria che dovrà essere replicata nel segno della continuità al più presto. Dobbiamo essere riconosciuti nel mondo non per quello che vorremmo essere ma per quello che siamo".