Rete museale della Provincia, l'ira di Italia Viva

"Perchè stop ai servizi affidati ai disabili e alle cooperative sociali"

rete museale della provincia l ira di italia viva
Benevento.  

“A rischio l’equilibrio di circa 50 nuclei familiari tra Benevento e provincia a seguito della decisione della Provincia di Benevento di non affidare più a persone con disabilità e alle cooperative sociali di inserimento lavorativo del territorio i servizi di custodia e di pulizia dei siti museali. Il 27 maggio le cooperative sociali coinvolte hanno ricevuto una comunicazione dalla Sannio Europa, Agenzia per lo sviluppo locale sostenibile, diretta e coordinata dalla stessa Provincia, che invitava al passaggio di consegne”.

Così in una nota i coordinatori di Italia Viva Benevento, Cinzia Mastantuono e Pasquale Orlando che si dicono solidali “con Confcooperative Federsolidarietà Campania e Fish Campania che hanno chiesto un confronto alla Provincia per discutere delle conseguenze che la decisione avrà sulle politiche di welfare locale.

“Con questo atto la Provincia di Benevento - rimarcano Mastantuono e Orlando - esclude dal mercato del lavoro uomini e donne che la legge italiana tutela (legge 381 del 1991) perché si trovano in una situazione di fragilità. Le cooperative sociali a cui venivano affidati i servizi museali offrono occupazione a queste persone, e quindi indipendenza economica, relazioni, un’identità. Sono società in cui il valore umano convive con i fattori produttivi e che vengono sostenute con procedure giuridiche ad hoc, come affidamenti diretti, clausole sociali negli atti di gara, ecc. La Provincia ha deciso di rinunciare a questo strumento di welfare ma ci può ripensare rimodulando gli interventi. Le cooperative sociali di inserimento lavorativo - concludono Mastantuono e Orlando - senza il riconoscimento e il sostegno istituzionale, il che è un paradosso, non possono assolvere alla loro funzione, con ripercussioni sulla collettività che si addossa il costo dell’assistenzialismo fine a sé stesso”.