Si prospettano settimane particolarmente complicate sul fronte organizzativo per Forza Italia in Irpinia e nel Sannio. Anche se i due coordinamenti vengono da risultati diametralmente opposti conseguiti nell'ultima tornata regionale, l'approdo dell'acceso confronto interno potrebbe essere paradossalmente simile.
Cominciamo dall'Irpinia. Qui Forza Italia ha subìto un crollo rispetto all'ultima tornata, e la resa dei conti è praticamente imminente. Si prospetta l'ipotesi commissariamento, con i rumors regionali che darebbero favorito a ricoprire l'incarico il presidente della Provincia Mimmo Gambacorta. Protagonista di un duello dai contenuti aspri con il leader storico degli azzurri in Irpinia, il senatore Cosimo Sibilia. Facile immaginare che una simile decisione da parte del coordinatore De Siano possa scatenare una frattura insanabile e aprire la strada ad una scissione inevitabile.
Redde rationem in agenda anche in provincia di Benevento. Qui, però, i presupposti sono diversi: Forza Italia, trainata da Sandra Lonardo e Mino Izzo, hanno portato a casa oltre il 20%. Una percentuale fra le più alte in assoluto, anche se non è bastata a far scattare il consigliere regionale. Oltretutto, portata a casa mentre il coordinatore ufficiale, Luca Colasanto, era candidato nella lista collegata a Caldoro portando a casa 800 preferenze e rotti. Logico che gli aspiranti inquilini di Palazzo Santa Lucia vogliano avere un ruolo importante nel futuro assetto forzista in provincia di Benevento. Dovranno però fare i conti con Colasanto, che non appare intenzionato a mollare di un millimetro la poltrona di coordinatore. Si prennunciano dunque giorni incandescenti in Forza Italia, sia alle latitudini irpine che sannite.
Giovanbattista Lanzilli