È arrivato nel Sannio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo una visita al Museo del Sannio ed alla chiesa di Santa Sofia, il Capo dello Stato ha raggiunto il Complesso di Sant'Agostino.
Interviene il presidente Mattarella: "Saluto studenti docenti e personale, il rettore, il presidente della Regione, il Ministro che ha un compito importante, un saluto al sindaco e ai beneventani. È un piacere essere qui: ho visitato chiesa Santa Sofia e museo toccando con mano il ruolo che questa città ricopre nella storia del paese. Nelle aree interne posizione svantaggiata ma i nuovi strumenti del digitale permettono di andare oltre: istituzioni devono quindi permettere il rafforzamento delle infrastrutture digitali. Faccio gli auguri a questa comunità per un rilancio anche grazie agli strumenti digitali. Ringrazio il rettore per la sua relazione completa e per il suo riferimento all'esigenza di cultura contro odio e intolleranza. È allarmante, ma risposta a queste distorsioni in qui, nell'università nella cultura e nel rafforzamento di civiltà. Importante collaborazione con altri atenei per apertura di orizzonti. Tutto il mondo dello sport piange Kobe Bryant, con una tristezza che non ha solo fondamento per la sua popolarità, ma per la sua formazione qui. La comunanza di studi lega l'umanità oltre i propri confini. Oggi si procede con tante difficoltà e questo richiede visione per il futuro, visione che qui, in questo ateneo è emersa. È emersa nelle brevi lectio magistralis dei ricercatori, che ringrazio, nella presentazione del professore De Rossi dell'edificio a consumo zero. Difesa del clima non è un freno all'economia ma un incentivo. L'università è approfondimento, indirizzi, cultura e anche arricchimento e crescita. Cultura alla base della crescita economica Faccio mie le parole del rappresentante degli studenti Gabriele Uva e con questo faccio gli auguri di buon anno a questo ateneo".
Al termine del suo intervento il capo dello Stato ha lasciato l'auditorium di Sant'Agostino per visitare l'Arco di Traiano qui ha salutato cittadini e istituzioni ed è ripartito.
Il presidente ha anche incontrato la moglie di Maurizio D'Avola, l'uomo investito e ucciso a Tufara Valle, sull'Appia nei giorni scorsi.
Nelle mani del Capo dello Stato è stata inoltre consegnata la lettera col manifesto per le aree interne da parte del l'arcivescovo Accrocca
Prima di Mattarella erano intervenuti il rappresentante del personale tecnico amministrativo Gianluca Basile e poi ha preso la parola Gabriele Uva, rappresentante degli studenti: "abbiamo diritto ad essere liberi e dunque a una vita che non sia soffocata dalla precarietà Siamo la generazione di studenti che con grande coraggio resta al sud ma probabilmente dovremo andar via da casa. Qui docenti, studenti e personale che fanno di questo ateneo un'eccellenza. Europa della solidarietà è unica Europa possibile: chiediamo al presidente Mattarella di proteggere il nostro impegno. Ci batteremo per un'università che sia vero luogo di pensiero e che sia il perno del nostro paese".
A seguite l'intervento di giovani studiosi e laureati e ricercatori Unisannio, come Sofia Principe, ingegnere che ha lavorato ad una piattaforma per la diagnosi e lotta al cancro basata su tecnologia in fibra ottica, come Pierpaolo Scarano, autore di una ricerca sulla rivalutazione degli scarti dell'industria agro alimentare o Giuseppe Ruzza che studia nuove tecnologie per mitigare il rischio geologico o Antonio Panichella, che ha analizzato le obbligazioni plurisoggettive e la solidarietà costituzionale.
Visibilmente emozionato il magnifico rettore di Unisannio Gerardo Canfora che ha salutato il ministro Monfredi, collega ed ora ministro e naturalmente il presidente: "Unisannio è un ateneo giovane, nato negli anni 90, anni di incertezza e di grandi transizioni. Fu elaborato un progetto complesso basato su percorsi di specializzazione forte e sull'attenzione per il territorio. Dalle indagini di Almalaura emerge che se prima i nostri laureati erano "prima laurea" nel nucleo familiare oggi non è più così, vuol dire che Unisannio ha fatto da ascensore sociale. Come Rettore mi è stato chiesto quale visione di futuro avessi per Unisannio: bisogna tornare alle origini, vogliamo essere casa dei saperi e officina di futuro. Oggi è un momento di transizione : in Italia prevalgono pessimismo, indifferenza diffidenza e a causa dell'uso distorto della rete si fanno strada odio e intolleranza. In prima fila posto libero per le tante, troppe vittime di violenza. Di qui la necessità che Unisannio sia casa dei saperi. Sannio è terra difficile sia dal punto di vista economico che infrastrutturale, a ciò va aggiunto spopolamento. Qui si sente di più la crisi che altrove. Pil bassissimo, inevitabile calo demografico e che il 27 per cento dei nostri laureati lascia le nostre terre. Quindi Unisannio deve essere officina di Sviluppo. Ma creare sviluppo richiede che saperi diventino competenze. Ma servono investimenti, non possiamo farvi fronte da soli: investire in università è lungimirante. Bene Ministro che vuol far partire azione mirata per università aree interne. Università deve essere disponibile per tutti, ma paese è andato in senso diverso ridimensionando finanziamenti.
Si è contratto anche il numero del personale dell'Università. Nonostante ciò il nostro ateneo ha saputo mantenere livelli di qualità elevati. 20 corsi di studio, scambi con altre università, 200 accordi bilaterali, ospitiamo studenti da tutto il mondo E non ci siamo fermati: due nuove iniziative arriveranno, una in ambito agroalimentare e un master nel settore del vino. Stiamo operando al limite della nostre capacità, senza investimenti non possiamo fare di più. Chiediamo dunque a istituzioni l'atto di lungimiranza di cui parlavo poc'anzi: servono investimenti per reclutare giovani ricercatori, servono finanziamenti per coprire i costi della no tax area, serve un piano di ammodernamento del patrimonio edilizio. Abbiamo bisogno di un potenziamento dei trasporti. Agli studenti dico non accontentatevi, rivendicate il diritto ad un futuro migliore e assimete la responsabilità di costruirlo a partire da oggi. Così il rettore Canfora ha dichiarato aperto l'anno accademico 2019 - 2020 di Unisannio".
Il Ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi: "Unisannio è ateneo giovane, vivo e forte. Oggi c'è grande orgoglio di essere qui. Le università delle aree interne fondamentali per il territorio per dare un'opportunità a tanti. Università che Servono anche ad arginare il fenomeno di spopolamento che riguarda questi territori. Il mio Ministero vuole attivare azione specifica per le università delle aree interne. Vanno valorizzate le specificità delle nostre università, per farle crescere. Dobbiamo cogliere la forza delle diversità degli atenei. Sia transizione digitale che transizione energetica sono sfide importanti per il futuro e su cui Unisannio è presente. Oggi non possiamo pensare a università non inserite in scenario globale. Servono investimenti, nei prossimi giorni daremo risposte perché il futuro è fatto dai nostri giovani. Inseriremo 1600 nuovi ricercatori. La nostra è una sfida forte che richiede coesione: il futuro non è patrimonio di una parte politica, ma di tutti Ringrazio Benevento: le università sono una delle più importanti frontiere della sfida del futuro"
A dargli il benvenuto il sindaco Mastella: "I sindaci spesso oggetti di polemiche e denunce. Ma siamo tra la gente col desiderio di renderci utili. Benevento toccata dalla crisi: area interna, poche nascite ma siamo città resiliente. Ci siamo impegnati in riprogrammazione per rendere città vivibile. È difficile ma non ci rassegniamo, né ci sentiamo periferici. Grazie dalla mia gente per essere qui come ci fu Ciampi. Da oggi Mattarella sarà nella storia della nostra città".
LA CRONACA DELLA GIORNATA
Grande l'attesa a Piazza Santa Sofia dove ad attenderlo, all'esterno del Museo del Sannio, ci sono le istituzioni civili e religiose: il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il presidente della Provincia Antonio Di Maria, il presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca e l'arcivescovo metropolita di Benevento Felice Accrocca.
Il presidente appena arrivato ha salutato la stampa e le istituzioni e poi è entrato per visitare le bellezze del museo del Sannio ed ora è atteso in piazza Santa Sofia dove ad attenderlo ci sono anche diversi bimbi delle scuole beneventane muniti di bandierine tricolore.
Uscito dal portone della chiesa di Santa Sofia il capo dello Stato è andato incontro ai tanti bimbi presenti che lo hanno accolto con un applauso. Mattarella li ha salutati dispensando sorrisi e strette di mano.
Ora il presidente raggiungerà Sant'Agostino dove con il ministro dell'Università e ricerca, Gaetano Manfredi, parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico dlel'Università del Sannio. Va ricordato infatti che il Presidente Mattarella è stato invitato dall'Unisannio - di cui è rettore Gerardo Canfora - per l'importante appuntamneto annuale.