Palazzo Mosti e il "discorso del bivacco"

Diverse citazioni al discorso di Mussolini del 1922

Benevento.  

Giornata di citazioni storiche a Palazzo Mosti. Tema del giorno il Ventennio. Comincia ironicamente Nazzareno Orlando, parlando in maniera critica dell'aula di Palazzo Mosti come aula “fredda e sorda”, richiamando il “discorso del bivacco”, tenuto dal Duce al Quirinale, nel novembre del 1922. Si prosegue, dopo un battibecco tra De Nigris e Zarro, capogruppo del Pd, sul tema delle pregiudiziali, con le critiche di Quarantiello all'ex parlamentare. L'accusa? Essere troppo autoritario. Le parole usate? “Atteggiamento fascista”. Torna poi il discorso del bivacco quando interviene Pepe, riprendendo (ancora una volta ironicamente) Oralndo e la sua citazione all'aula sorda e grigia. Parlando del bilancio e della capacità che devono avere i consiglieri di rappresentare le istanze dei cittadini, non trasformare i palazzi in aule sorde e grigie. Fino a citare per intero il passaggio celebre “ Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli:
potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti.
Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto”... concludendo con un commento chiaramente ironico : “Non c'è dubbio... grande uomo e grande onesta intellettuale...”.

Crisvel