"Fiumi pericolosi: Genio Civile è ora di svegliarsi"

Iesce: "Condizioni torrenti sotto gli occhi di tutti. Cambio al vertice o commissariamento"

Benevento.  

Stato di calamità e commissario che opera in fase emergenziale al posto del Genio Civile.
E' il pensiero di Antonio Iesce, attivista politico sannita, autore di una riflessione relativa al pessimo stato di fiumi e torrenti nel Sannio e alla necessità di intervenire, toccata con mano la pericolosità della situazione: “Va bene tutto... Ma oggi credo che la pulizia dei fiumi e dei torrenti, con la loro messa in sicurezza, debba essere la priorità... Basta farsi un giro lungo il fiume Calore: c’è di tutto e di più! Per non parlare poi di quello che c’è sotto.
Poi per la pericolosità degli alberi, che cadendo stanno facendo tanti danni, c’è bisogno di un piano che potremmo chiamare “verde sicuro”.
Ai cittadini non interessa chi deve autorizzare tutto ciò , ai cittadini interessa la loro sicurezza e quella del territorio”.
Iesce chiede un cambio di passo e anche un cambio al vertice del Genio Civile: “Sia chiaro: nessuno è un mago che dalla mattina alla sera faccia attuare ciò...ma poiché da anni stiamo assistendo a queste drammatiche scene credo che adesso sia arrivato davvero il momento di dire BASTA! E credo che sia giunto anche il momento di un cambio al vertice al Genio Civile.
Così non va!!
Adesso Basta proclami, ora è il momento dei fatti!
Si autorizzi ad horas la pulizia dei fiumi e di tutti i torrenti sul territorio provinciale! E se qualcuno ha paura di autorizzare, forse a causa di una legislazione obsoleta, bisogna chiedere lo stato di calamità naturale in modo che si nomini un commissario straordinario che autorizzi in somma urgenza sia l’estrazione di tronchi d’albero e di materiale vegetale dal corso d’acqua, sia l’estrazione di ciottoli, ghiaia e sabbia dal letto dei fiumi e dei torrenti fino al ripristino del livello storico dell’alveo, sia la stabilizzazione dei versanti. Si tratterebbe di interventi di ripristino della sezione originale di deflusso, con opere dirette a migliorare la funzionalità dell’alveo compreso l’alveo in piena. Tutto ciò potrà avere un costo pari a zero euro perché si può prevedere la compensazione dei costi delle attività inerenti la sistemazione dei corsi d’acqua attraverso la cessione dei materiali estratti, che devono essere valutati sulla base dei canoni demaniali vigenti”.