"La morte per strangolamento delle Province è la morte per strangolamento di un pezzo e di una struttura di organizzazione della società civile italiana".
E' questa la conclusione cui è giunto il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci valutando gli esiti dei lavori della Assemblea dei Presidenti dell'Unione delle Province d'Italia tenutasi a Roma.
“L'imminente taglio di un altro miliardo di Euro dalle casse delle Province - ha dichiarato Ricci - si accompagna all'idea che le Province siano un covo di fannulloni, dedito agli sperperi. Da qui – ha proseguito Ricci - la mannaia che calerà anche sui dipendenti di questi Enti, il 50% dei quali, tra la soddisfazione generale, dovrà andare via.
Questo gioco al massacro è una follia – ha continuato il Presidente. Alcune voci illuminate se ne sono rese conto, come per esempio Massimo Bordignon, docente di Scienza delle finanze alla Cattolica di Milano e presidente della Società italiana di economia pubblica, che ha lanciato nei giorni scorsi l'allarme su questo stato di cose: ma il suo ed altri autorevolissimi pareri – ha aggiunto Ricci - non bastano a fermare la furia anti-Provincia.
E tuttavia incombono immutate, nonostante i tagli di risorse finanziarie, le responsabilità gestionali sul capo dei dipendenti e degli amministratori pubblici. E' come dire ai Vigili del Fuoco: "avete il dovere di continuare a spegnere gli incendi e se non avete i soldi per far camminare le autopompe, arrangiatevi".
Le Province hanno il compito di provvedere alla manutenzione di 135mila chilometri di strade provinciali (proprio così: 135mila chilometri di strade, il 70% dell'intero patrimonio viario del Paese); però lo debbono fare senza soldi e, ovviamente, con intatte le responsabilità dei funzionari pubblici e degli amministratori in materia. Nel Sannio – ha aggiunto Ricci – le strade superano quota 1.300 chilometri lineari (quelle statali in questo stesso territorio arrivano a circa 300): le quantità delle infrastrutture non mancano; quelle che vengono cancellate invece sono le risorse economiche per tenerle in ordine.
La conseguenza di questo di stato è una vera e propria emergenza nazionale - ha aggiunto Ricci.
Molte Province, anche del Nord, non hanno, per esempio, i soldi per acquistare il sale con il quale combattere il ghiaccio.
Per le Scuole Superiori la situazione è altrettanto grave - ha puntualizzato Ricci. Mancano, infatti, i soldi per la logistica: in tutta Italia si tratta di 5.100 edifici; nel Sannio 40.
E poi: il nuovo taglio di un miliardo di Euro, ha detto Ricci, porterà molte Province al default e quasi sicuramente al blocco di servizi pubblici essenziali.
A chi giova tutto questo? – si è chiesto Ricci.
Si chiudono i battenti della Provincia negando loro i soldi per farle funzionare: questo lo si fa prima che si approvi la Legge Costituzionale che abolisce la parola “Provincia” dalla Carta Costituzionale. E', appunto, - ha chiosato Ricci - una morte per strangolamento; mentre quella per legge è ancora al di là da venire.
Nonostante tutto ciò – ha concluso Ricci - io continuerò a fare il mio dovere e non alzerò bandiera bianca. Ho giurato di lavorare per la difesa e del mio territorio: fino all'ultimo combatterò, nonostante le enormi difficoltà per la tutela del Sannio e dei dipendenti di questa Provincia”.